Lunedì 7 gennaio 2019 Kevin Spacey affronterà il processo a suo carico. Non sarà un inizio anno facile per l’attore, anche dopo le nuove accuse formalizzate proprio nell’ultimo periodo. Ma quanti di voi sanno realmente la storia che ha coinvolto la star, ancora, tanto amata?
Ed è per questo che vorremmo far luce su questa terribile ed incredibile storia. Magari mettere al posto giusto ogni tassello per poi aver un’idea più chiara, sia sulla storia che sullo stesso attore.
Nei giorni scorsi TMZ ha diffuso dei documenti rilasciati dalla corte, che raccontano su cosa verterà il processo senza omettere alcun dettaglio rilevante.
Come riportato anche da CinemaTown a portare in tribunale Kevin Spacey è un ragazzo di Nantucket, William Little, il quale accusa l’attore di molestie. Secondo i legali di Spacey quest’ultimo, attratto da William, si sarebbe intrattenuto con lui, anche se pare che lo stesso ragazzo si sia avvicinato all’ex protagonista di House of Cards. Il giovane ha anche mentito sulla sua età, dichiarando di aver 23 anni compiuti. Ciò nonostante, un anno dopo, lo stesso ragazzo attraverso la madre, ha denunciato l’attore di molestie. E da qui è iniziata una storia, prima mediatica poi giuridica, che vede coinvolta la star di Hollywood.
A scatenare il putiferio è stata la giornalista Heather Unruh, madre del ragazzo coinvolto, la quale sta portando avanti l’accusa di molestie nei confronti del figlio. L’8 Novembre del 2017 la donna ha tenuto una conferenza stampa a Boston, svelando dettagli di quella notte e soffermandosi sul fatto che “un giovane ragazzo eterosessuale” sia stato trattenuto volontariamente da Kevin Spacey. Ha aggiunto, inoltre, che Spacey avrebbe costretto il giovane a bere fino ad ubriacarsi, per poi provare delle avances.
Pertanto al vaglio degli inquirenti c’è solo una domanda: come sono andati realmente i fatti tra Spacey e Little quella sera di oltre due anni fa?
Questa è la ricostruzione secondo i documenti della Corte rilasciati da TMZ. La sera del 7 Luglio 2016, il ragazzo stava lavorando al Club Car a Nantucket. Alle ore 23.30 arriva Kevin Spacey al bar. Will desidera conoscere la sua star preferita e chiedere al suo collega Nick Uzelak di poter esser presentato e di fare una foto con lui. E così fu. I due si conobbero e iniziano a chiacchierare. L’attore, tra una battuta e l’altra chiede al ragazzo quanti anni abbia, e Will conferma di averne 23. Ed è su questa base che verte la difesa dell’attore. Da qui la serata continua, i due si scambiano convenevoli e non solo.
Infatti, l’attore chiede al giovane cosa facesse nella vita oltre che lavorare in un bar. Il giovane risponde di star studiando economia alla Wake Forest. Kevin, per esser d’aiuto al giovane, chiama il suo manager per trovargli un lavoro, e successivamente si allontana per andare al bancone del bar, lasciando il ragazzo e il manager a parlare. Will si trova in difficoltà, dato che non solo non è iscritto all’università, ma ha ancora 18 anni e deve ancora finire il liceo. Dopo l’imbarazzante conversazione con il manager di Spacey, i due si avvicinano e si scambiano i numeri di cellulare. L’attore e Will continuano la loro serata e lo stesso Kevin chiede al ragazzo cosa volesse bere. Quest’ultimo ordina una birra e una lunga serie di alcolici. Will afferma che nell’arco di un’ora berrà sui dieci alcolici, consensualmente, senza alcuna forzatura da parte di Spacey.
L’attore si sposta al pianoforte, e molto brillo propone al giovane di ubriacarsi. Infatti ordinerà diversi bicchieri di Whiskey per sé e per Will. E da qui iniziano, secondo Will, degli strani atteggiamenti da parte dell’attore. Spacey gli chiede se fosse fidanzato e se fosse dotato. Quest’ultimo esce dal locale per fumare una sigaretta e Will lo segue, anche se non fuma se ne fa offrire una. Kevin gli chiede se vuole andare a casa sua insieme al manager e ad altre persone per continuare la serata. Will non accetta ed è qui che Kevin prova a convincerlo. Rientrati nel bar continuano a star insieme, vicino al pianoforte, dove Spacey accetta di far una foto con lui, ma non nel bar, affermando “se ci facessimo una foto insieme qui, poi dovrei farla con tutti quanti”. Il racconto del ragazzo diventa molto diretto da questo momento. L’attore si sarebbe avvicinato a lui e gli avrebbe abbassato la zip dei pantaloni. Will, durante il racconto, non è sicuro che l’attore abbia effettivamente inserito la mano all’interno dei pantaloni. Quindi la storia diventa un po’ confusa. La sua unica conferma è quella di esser stato toccato dall’attore per qualche minuto mentre teneva con una mano il bicchiere e con l’altra il cellulare. Le parole del ragazzo durante la sua deposizione al riguardo furono: “Potevo andare via ma la sala era piena di gente; non ho avuto un’erezione, non sono gay”.
Ed è qui che il racconto diventa ancora più confusionario. Mentre l’attore tocca Will, questo chatta con la sua fidanzata raccontandole quanto sta accadendo e le invia un video su Snapchat. Dopo poco Spacey va in bagno, lasciandolo da solo. Il giovane afferma di aver parlato con una donna ma non ricorda, però, se sia stata lei o lui ad approcciare. Will le confida l’idea che Spacey stia per violentarlo. A quel punto turbato scappa a casa della nonna. Mentre è per strada riceve un messaggio da Spacey: “Credo che ci siamo persi”. Appena arrivato a casa racconta tutto alla sorella Kayla, la quale chiama la madre e racconta tutto anche a lei.
Il giovane, sotto consiglio della madre, parla col detective Gerald Donovan, il quale chiede a Will se gli fosse già capitato di ubriacarsi in quel modo e il ragazzo afferma che non è la prima volta, anzi in passato ha avuto anche dei Black Out a causa dell’alcool. Il detective chiede al giovane se quella sera avesse avuto dei black out e Will dice di non averli avuti al bar ma di averli avuti a casa. La madre di Will, Heather Unruh, suggerì di chiamare la polizia ma il giovane non lo fece poiché aveva mentito sull’età e aveva bevuto diversi alcolici quando non gli era consentito farlo, dato che negli USA, l’età legale per bere è 21 anni.
Prova importante, per la deposizione, nonché principale testimonianza del ragazzo è il video inoltrato alla fidanzata Molly. La ragazza ricorda di aver parlato con Will, il quale era molto agitato e continuava a ripetere costantemente: “Non sono gay, non sono gay”. Mentre Kyla, la sorella di Will, affermò che il fratello avesse detto: “Kevin Spacey mi ha stuprato”. Ovviamente il giovane era molto ubriaco, anche a detta della stessa sorella.
Il Detective Jack Mawn, per chiarire ancora di più l’accaduto, ha interrogato altri testimoni, che quella sera erano al Club. In primis il proprietario del Club, Joe Pantorno, il quale non ricorda molto, ma ha dichiarato di non aver assistito a nessuna molestia. Poi David Powell, il barista del Club Car, che ha confermato la stessa versione e che, anzi, afferma di aver saputo tutto attraverso i giornali. Idem Peggy Feldon, bartender al Club Car; anche il cameriere Claus Bokelman, crede che l’intera faccenda sia stata ingigantita parecchio. Difatti la sua teoria si basa sul fatto che Will, tornato al lavoro, abbia scherzato molto sull’accaduto. Poi vi è Brian Buch, il pianista al Club Car. Egli, parlando col detective, afferma di non ricordare molto di quella sera, ma che tempo dopo è stato contattato dalla Unruh, precisamente il 17 Gennaio 2018, un anno e mezzo dopo il presunto stupro. Anche Buch dice di non aver mai sentito dire da nessuno che Will dovesse scappare da Spacey.
La difesa di Kevin Spacey, dopo i racconti si basa su fonti inattaccabili: le bugie del ragazzo, in primis. Ma la strategia di difesa degli avvocati non basta a evitare il processo. Ed è per questo che il 7 gennaio vi sarà una udienza per l’assoluzione per insufficienza di prove. L’avvocato Alan Jackson sottolinea degli aspetti importanti in merito alla questione: il giovane ha denunciato l’accaduto un anno e mezzo dopo la presunta molestia, sempre il giovane ha affermato di essere stato lui a contattare Spacey quella sera, al bar, e non il contrario. E infine ha mentito sull’età. Senza contare la quantità di alcool assunta, che può aver alterato e non poco la sua lucidità.
Forse, unica prova effettiva è il famigerato video. In realtà questo mostra la mano di qualcuno che tocca la maglietta di un’altra persona, ma nulla di più.
Dopo questo incredibile racconto, le domande che ci poniamo sono tante. È difficile capire se sia stata tutta una situazione ingigantita o un reale approccio finito male. Nel contempo l’attore rischia una pena tra i 2 e i 5 anni di carcere con la possibilità di andare in una casa di correzione e l’obbligo di registrarsi come molestatore sessuale.
Magari tutto questo non sarà sufficiente per prendere una posizione in merito, ma dopo anni, certamente, tutti possono farsi le idee molto più chiare su questa brutta storia. La nostra speranza è che la verità prevalga e chi ha sbagliato paghi.