La sentenza è stata emessa. Kevin Spacey, famosissimo attore americano che fu protagonista di House of Cards (ecco come finisce la serie) dovrà pagare una cifra gigantesca alla casa di produzione di House of Cards dopo l’accusa di molestie ricevuta nel 2017. L’attore è riuscito a evitare la condanna penale ma non il risarcimento economico, che sarà veramente ingente. Ma andiamo con ordine.
Nel 2017, Kevin Spacey stava girando la sesta stagione di House of Cards quando piovvero sulla sua testa un’infinità di accuse di molestie. La prima e più dibattuta riguarda la denuncia di da Antony Rapp, che sosteneva di essere stato molestato dal lui nel 1986: all’epoca dei fatti aveva solo 14 anni. Alla denuncia dell’uomo si aggiunsero anche quelle di altri uomini che si unirono al coro accusando Kevin Spacey di abusi sessuali commessi tra gli anni ’80 e gli anni ’90.
Al momento del processo Kevin Spacey si dichiarò non colpevole e gli accusatori fecero un passo indietro, ma l’ondata mediatica lo colpì pesantemente, poichè la casa di produzione di House of Cards lo licenziò, eliminando anche il suo personaggio iconico dalla serie. Nonostante la conclusione del processo prima ancora che potesse iniziare, la società di produzione di House of Cards citò per danni Kevin Spacey, accusandolo di violazione delle regole di condotta sulle molestie sessuali, sebbene i fatti risalissero a molti anni prima. La stessa società di produzione – la Mrc – fu costretta a interrompere le riprese della stagione riducendo il numero di episodi da 13 a 8.
Dopo tre anni l’arbitrato si è concluso e la sentenza è stata emanata: Kevin Spacey dovrà pagare a Mrc e Netflix 31 milioni di euro come risarcimento per le perdite avute a causa dei mancati guadagni e dei danni d’immagine provenienti dallo scandalo che ha coinvolto Kevin Spacey. Una cifra veramente enorme, ma non ci sarà più margine per ricorrere: la sentenza è definitiva.