Kevin Spacey è tornato. Dopo il ritiro delle accuse per molestie nei suoi confronti, l’attore ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo due anni, e l’onore di assistere alla sua performance è toccato ai cittadini romani.
La sorpresa si è infatti svolta nel museo di Palazzo Massimo a Roma, dove l’attore ha declamato una poesia per celebrare il suo ritorno dopo tutti i problemi che ha vissuto nell’ultimo periodo. La poesia di Gabriele Tinti è dedicata al pugile a riposo a fianco della statua attribuita presumibilmente a Lisippo.
Il ritorno a partire dal mondo dell’arte
Proprio il poeta Tinti ha chiesto a Spacey di unirsi a lui nel suo speciale progetto che promette di dar vita alle statue facendole parlare in un matrimonio di poesia e opere d’arte dell’antichità.
Gabriele Tinti ha poi raccontato in un’intervista al quotidiano Il Messaggero la sua scelta di far partecipare Kevin Spacey al suo particolare lavoro artistico.
Ho contattato Kevin Spacey facendo parlare il mio lavoro, presentandogli il progetto. Ha subito apprezzato il coraggio e la particolarità della mia proposta. L’idea di dare voce alla statuaria antica, di donare nuova vita alle spoglie, ai frammenti, a quel che resta del nostro passato, ha incontrato la sua sensibilità e profonda passione per l’arte. La sua generosità e disponibilità nel voler far accadere la lettura ha reso tutto il resto semplice. Ha messo nella collaborazione una intensità di partecipazione da me inaspettata, a testimonianza del grande artista che è. Non c’è dubbio infatti che egli sia uno dei più grandi attori viventi. Per me è stato un onore abbia accettato di leggere i miei versi; essere riuscito ad affidarli proprio a lui e poterli così sentire risuonare nella sua voce è stato un privilegio.
L’episodio, quindi, non ha solo celebrato l’arte ma ha anche permesso di far tornare dopo un lungo periodo di silenzio l’attore premio Oscar Kevin Spacey.