Kumail Nanjiani è un nome che in pochi conosceranno ma, per coloro che seguono il Marvel Cinematic Universe, sicuramente avranno in mente il volto dell’attore: stiamo parlando, infatti, dell’interprete di Kingo in Eternals, il quale recentemente ha debuttato sulla piattaforma streaming Disney+ con la serie televisiva Ecco a voi i Chippendales. Lo show, per chi non lo conoscesse, segue la vera storia di Steve Banerjee, immigrato indiano alla ricerca del sogno americano; gli episodi narrano di una serie di crimini conditi da omicidi e sesso. Il protagonista costruisce il più grande e primo locale di spogliarello maschile, Chippendales, per poi bruciarlo in meno di dieci anni e finire per essere complice di un omicidio. Sebbene il club fosse popolare, Banerjee era infinitamente paranoico nei confronti dei rivali e persino dei suoi stessi colleghi. Il suo rapporto con il coreografo Nick De Noia (interpretato da Murray Bartlett di The White Lotus) era particolarmente conflittuale, con conseguenze alla fine fatali. L’attore ha commentato così la sua interpretazione all’interno dello show:
“Non ho mai avuto la possibilità di giocare un arco come questo. È di gran lunga la persona più stratificata, complessa e complicata che abbia mai interpretato”.
Ma nel corso di una recente intervista con Esquire UK, dove ha parlato del suo ruolo all’interno dello show targato Disney+, Kumail Nanjiani ha dato anche il suo punto di vista su questa nuova Hollywood e sulle conseguende dell’eccessivo politically correct.
Secondo Kumail Nanjiani Hollywood non vuole più i “non bianchi nel ruolo dei cattivi”
Secondo la star di Eternal, se la serie televisiva Ecco a voi i Chippendales non fosse stato basato su una storia vera e quindi con esigenze di casting specifiche, il ruolo centrale sarebbe andato a un attore bianco. Ecco la sua dichiarazione:
“Penso che Hollywood oggi, anche se sta cercando di essere più diversificata, sia ancora strana”.
Il problema, scommette l’attore di Eternals, è che le buone intenzioni possono a volte portare a soluzioni sbagliate: se il cattivo è un ragazzo di colore, che messaggio trasmette?
“E questo è limitante come qualsiasi altra cosa. Personalmente vorrei interpretare più cattivi”.
Kumail Nanjiani vorrebbe una carriera molto più varia all’interno di Hollywood come quella del suo collega del Marvel Cinematic Universe Sebastian Stan, che può passare da supereroe a serial killer in un battito di ciglia (come in Fresh, nel quale interpreta un affascinante cannibale che si occupa di raccogliere organi):
“Fa questi grandi film Marvel e poi interpreta uno psicopatico. Mi è stato detto che sarà difficile, perché la gente non vuole che persone non bianche facciano la parte dei cattivi“.
Che cosa ne pensate?
Credete che effettivamente il politically correct di Hollywood stia rovinando le possibilità degli attori di poter variare i ruoli da interpretare?