La Casa de Papel è senza ombra di dubbio la serie tv più chiacchierata di Netflix: sulla bocca di tutti fin dalla sua definitiva esplosione, lo show spagnolo divide e unisce, ma soprattutto riesce sempre a far parlare di sè.
Tra teorie, buchi di trama e molte, moltissime domande, questa volta la protagonista dell’enigma di cui il web si sta domandano in queste ore è Stoccolma, o più nello specifico Cincinnati.
Come sappiamo, Stoccolma, al tempo Monica Gaztambide, entra nella banda de La Casa de Papel solo alla fine della seconda parte della serie tv.
Prima segretaria di Arturo Roman, poi spregiudicata criminale assoldata nella banda del Professore, Monica fa il suo primo ingresso sulla scena dichiarando al proprio capo di cui è da anni amante, che aspetta un figlio e che quel figlio è suo.
Se ricordate, al tempo Arturito la prese piuttosto male, prima prendendo le distanze dall’accaduto, e poi ammettendo che avere un figlio da lui sarebbe stato impossibile poiché gli unici figli che ha avuto con sua moglie sono frutto dell’inseminazione artificiale dato che Arturo è sterile.
Frasi casuali che potrebbero essere solo il frutto di una preparata giustificazione nei confronti di quel figlio avuto da una relazione clandestina, ma che secondo l’opinione di molti fan potrebbero essere molto meno casuali di quello che si pensi.
Dopo l’iniziale idea di abortire sulla quale Monica ha poi cambiato idea dopo aver ricevuto il supporto e il consiglio di Denver, una volta conclusa la prima rapina la nuova famiglia si è riunita partendo verso l’Asia e facendovi ritorno più felice che mai.
Monica, Cincinnati e Denver nel ruolo di padre putativo, un equilibrio che si è consolidato nell’amore della coppia ma che durante la terza e la quarta parte de La Casa de Papel ha subito qualche scossone.
In attesa della quinta e ultima parte de La Casa de Papel si fa ancora più largo un’ipotesi già evidenziata nel corso delle scorse stagioni: ma se fosse Denver il vero padre di Cincinati?
Se quello di Stoccolma fosse stato un falso positivo e se le parole di Arturito non fossero menzogne, non sarebbe forse bello pensare che possa essere così?