La Casa de Papel si è ormai conclusa e nel bene e nel male ci mancherà: qui trovate la nostra recensione dell’ultima parte della quinta stagione. Nonostante le vette di trash toccate, non possiamo negare che ci mancherà (quanto? Abbastanza da scriverci un articolo): chi non ci mancherà affatto, invece, è Arturito, il personaggio forse più odiato nella storia delle serie tv.
Enrique Arce, l’attore che interpreta Arturito ne La Casa de Papel, invece, pare sia una persona davvero piacevole e simpatica: certo, se si riesce a superare il fatto che abbia la stessa faccia dell’uomo più odiato da tutti i fan della serie. In occasione del lancio dell’ultima parte della serie, Enrique in un’intervista a Movieplayer ha rivendicato quasi con orgoglio il suo ruolo di “nemico pubblico numero uno” ne La Casa de Papel, dicendo che nessuno poteva riuscire nell’impresa di farsi detestare quanto lui.
“Sono uno dei più odiati? Il più odiato! Pensavo che Gandia mi avrebbe superato, invece no!”
Indubbiamente, per riuscire nell’impresa di risultare detestabile, bisogna avere una certa dose di talento: ed Enrique Arce ne ha parecchio. L’attore ha dichiarato di essersi rifatto a un modello di recitazione molto antico ma sempre efficace, quando si tratta di portare in scena personaggi al limite della macchietta: la commedia dell’arte.
“Per dare vita ad Arturito mi sono servito della farsa. Normalmente, quando lavoro in altri film, in altre serie televisive o in teatro, cerco sempre di portare tutta la verità al mio personaggio. Cerco di dare qualcosa di vero, onestà. Con questo personaggio è stato difficile. È come fare la Commedia dell’Arte. Non c’è mai stata nessuna verità nel personaggio. C’è sempre stato un sorriso dietro”.
La star de La Casa de Papel ha anche confessato che non sa cosa effettivamente renda il suo personaggio così detestabile: perché Arturito è così? Cosa lo rende odioso?
“Non lo so. La prima volta che ho parlato del personaggio con Alex Pina e Jesus Colmenar, mi hanno detto è un personaggio umano in una situazione limite. Vediamo come un essere umano in una situazione al limite possa fare cose pazzesche. In un momento è valoroso, un attimo dopo è codardo, un attimo è sensuale. Ha tantissimi aspetti. E non sapevo mai cosa avrei fatto. Non c’è stata una linea logica. Ogni volta dovevo aspettarmi qualunque cosa”.
Di sicuro c’è da complimentarsi per come Enrique Arce sia riuscito a rendere così vero il suo personaggio, anche se non resterà certo negli annali per la simpatia. E ora che La Casa de Papel si è ufficialmente conclusa, possiamo dire che un po’ ci mancherà persino lui.