La Casa de Papel è tornata di recente sulla piattaforma di streaming Netflix con la prima parte dell’attesissima stagione, che metterà fine alle avventure della banda del Professore. Mentre sul web non si parla d’altro che di questa serie, i nuovi episodi, com’è naturale, stanno ottenendo ascolti molto alti. Addirittura un’azienda ha deciso di mandare in ferie i suoi dipendenti, solo per permettergli di potersi godere il binge watching dei nuovi episodi. La grande attenzione che sta ricevendo la nuova stagione non deve affatto stupirci: già al suo debutto su Netflix nel 2018 era presto diventata la serie in lingua non inglese più vista dell’anno sulla piattaforma. Dopo avervi svelato qualche giorno fa quanto guadagnano gli attori della serie tv, oggi vi riveliamo un’altra curiosità davvero da non credere.
Pare che Netflix abbia acquistato i diritti per distribuire La Casa de Papel a una cifra davvero irrisoria.
Secondo Express, il noto sito inglese, Netflix avrebbe comprato la famosa serie tv spagnola pagando due miseri dollari. Questa che potrebbe sembrare una leggenda metropolitana, è stata in realtà confermata da Andy Harries, l’amministratore delegato e co-fondatore della società di distribuzione inglese Left Bank Pictures, durante un Q&A con BAFTA. Harries ha conosciuto Álex Pina, il creatore de La Casa de Papel, mentre lavoravano insieme per White Lines, una serie tv targata Netflix che è stata distribuita l’anno scorso in streaming. Proprio da lui avrebbe appreso questo assurdo retroscena. Non provate pena però per Álex Pina: a lui Netflix offrì anche un contratto perché creasse altre serie tv per la piattaforma di streaming statunitense. Sarà stata sicuramente questa allettante opportunità a spingere lo sceneggiatore ad accettare.
Oggi sembra davvero strano pensare che Netflix abbia acquistato a una cifra così bassa una delle serie tv più viste in assoluto sulla piattaforma e che ha avuto un successo planetario. Bisogna però ricordare che, quando lo show venne trasmesso da Antena 3 nel lontano 2017 in Spagna, fu un colossale flop. Le avventure della banda del Professore, che voleva portare a termine l’assurdo piano di rubare 984 milioni di euro dalla Zecca Reale di Spagna, non hanno fatto colpo sul pubblico spagnolo. Dopo che i primi episodi avevano ottenuto degli ascolti discreti, la seconda parte è stata apprezzata da un seguito ancora più modesto. Alla fine del 2017 però i vertici Netflix nella loro lungimiranza hanno deciso di puntare su La Casa de Papel. Hanno quindi acquistato i diritti per distribuirla in tutto il mondo e allora è esploso l’inatteso successo della serie. La Casa de Papel è diventata una delle serie più viste, ha battuto ogni record e ha vinto anche un International Emmy Award. Visto il grande successo che la serie stava avendo, i vertici della piattaforma di streaming hanno deciso di produrre due nuove stagioni della serie con un budget decisamente più alto. L’anno scorso poi La Casa de Papel è stata rinnovata per una quinta e ultima stagione.
Nel frattempo siamo curiosi di scoprire quali sorprese ci riserverà il finale della serie.
Per vedere l’ultimo episodio de La Casa de Papel dobbiamo aspettare ancora un po’ dato che la seconda parte, che sarà composta da 5 episodi, arriverà il 3 dicembre su Netflix. Nel frattempo in un’intervista Úrsula Corberó ha anticipato ai fan qualcosa sul finale: “Senza spoilerare niente voglio dire che sono felice di che cosa accade al mio personaggio, a quelli dei miei colleghi e alla serie in generale.”
Intanto pare che Netflix non voglia affatto mollare la sua gallina dalle uova d’oro e che stia valutando seriamente l’idea di lavorare a degli spin-off, dopo la fine de La Casa de Papel. In molti pensano che la protagonista di un eventuale spin-off possa essere proprio Tokyo, il personaggio più amato e odiato della serie. A tal proposito Úrsula Corberó ha detto che sarebbe pronta a tornare tra qualche tempo a vestire i panni di Tokyo. E a proposito di come immagina il futuro del suo personaggio dice:
“A proposito di un sequel… beh, nel mio caso è difficile immaginare Tokyo come una persona normale, tranquilla. Se penso a lei come una amica vorrei che fosse in una situazione calma, senza problemi o pericoli, vorrei che si godesse la vita. Se invece penso a lei come un’attrice riesco a vedere solo la Tokyo piantagrane, credo che lei sia essenzialmente dipendente da quel modo di vivere e riesco ad immaginarmela solo così.”