La Casa de Papel è finita. Dopo 4 anni di odio e amore generato da parte dei fan, la serie iconica di Netflix ha scritto la parola fine sul proprio percorso, chiudendo un cerchio narrativo avviato nel 2017 (anche se la serie, in Italia, arrivò solo nel 2018). E come è finita, La Casa de Papel? E’ finita bene, senza dubbio (qui trovate la nostra recensione del finale di serie), ed è arrivato il momento per noi di tirare le somme di un’avventura che tutto sommato è stata esaltante. Perchè, per quanto la serie stessa si presti a un’infinità di critiche, dai buchi di trama ad altre approssimazioni, è anche vero che si è trattato di uno dei più grandi fenomeni mediatici dell’ultimo decennio, paragonabile – sotto questo punto di vista – soltanto a Game of Thrones per tutte le attività laterali che è riuscita a muovere. La Casa de Papel è stata una serie evento, una serie senza dubbio partecipativa per i fan che oltre a vederla l’hanno vissuta in senso pieno (testimoni anche tutti gli eventi fatti in giro per il mondo dal cast, molti dei quali in Italia, e sempre strapieni di appassionati). E non molte serie televisive possono avere l’onore di dire lo stesso.
Ma come si è arrivati a un finale che, in un modo o nell’altro, è riuscito ad accontentare quasi tutti? Il processo per arrivarci a quanto pare è stato tutt’altro che facile. Lo hanno raccontato proprio gli autori della serie ovvero Alex Pina, la squadra di Vancouver Media e Esther Martinez Lobato nel backstage del documentario ‘Da Tokyo a Berlino’, disponibile su Netflix dal 3 Dicembre assieme all’ultima stagione della serie stessa.
Il finale de La Casa de Papel è stato scritto all’ultimo minuto: è questo quel che hanno raccontato, senza vergogna e con grande onestà, gli autori della serie. Ne avevano in mente una prima versione poco avvincente, che avrebbe scontentato tutti, e che non convinceva nemmeno loro. Poi l’intuizione:
“
“Abbiamo passato molte notti insonni. È stato terribile perché non avevamo fine o ne avveamo uno deludente. Dovevamo girare, ci è stato chiesto di consegnare il copione ma non c’era una fine. E a un certo punto abbiamo capito che la chiave era l’oro vichingo. E da lì, tutto è andato a posto. Ci è stato detto: ‘Non sapete come andrà a finire?’ E noi abbiamo risposto: ‘ Sì, certo! Lo sappiamo, abbiamo appena dato gli ultimi ritocchi’ ma in realtà non lo sapevamo. Poi abbiamo avuto l’idea dell’ottone dorato. Ed è stato un gran sollievo perché finalmente avevamo una conclusione.“
Insomma, fino all’ultimo secondo il finale de La Casa de Papel non esisteva, per ammissione degli stessi autori, ed è una delle prime volte in assoluto che degli autori di serie importanti ammettono di non aver avuto idee soddisfacenti fino all’ultimo secondo: onore a loro per l’onestà. E ora che la serie è finita, noi non potevamo che sfoderare le nostre pagelle dell’ultima stagione: spoiler, Marsiglia e Benjamin hanno ricevuto voti sontuosi.