Bob’s Burgers è diventato, col tempo, uno degli show animati più amati in televisione. Ma non è sempre stato così. Anzi, c’è stato un tempo in cui la serie avrebbe potuto seguire altre orme
Il creatore Loren Bouchard aveva un’idea estremamente dark per Bob’s Burgers, quando la presentò per la prima volta a Fox: la famiglia Belcher era cannibale. Non c’è da meravigliarsi che i dirigenti della Fox abbiano chiesto a Bouchard di abbandonare l’idea. La famiglia Belcher in versione cannibale, parliamoci chiaramente, probabilmente non sarebbe durata tanto quanto la Bob’s Burgers che conosciamo e amiamo oggi. Sebbene fosse più volgare e audace nelle prime stagioni, la serie si è lentamente trasformata in una storia più “sana”, con tanta morale e un tenore per tutte le età. Con un gruppo di cannibali al comando, Bob’s Burgers probabilmente non avrebbe mai avuto la possibilità di diventare lo spettacolo che è adesso.
L’idea originale della serie raccontata dal creatore
Ci sono molte serie tv e film che toccano il tema del cannibalismo in diverse salse, alcuni dei più popolari sono The Texas Chainsaw Massacre, Hannibal e Yellowjackets (ci siamo chiesti come finirà la serie). Il concetto che Bouchard stava proponendo a Fox, però, era diverso, una sorta di: “e se il cannibalismo fosse divertente e animato?”. Nella sua idea, i Belcher erano persone apparentemente normali che nascondevano il segreto del cannibalismo con un codice secondo cui uccidevano solo le persone che se lo meritavano (dite la verità, vi ricorda qualcuno?).
In una delle prime demo animate del pilot, Linda trova un anello e scarpe costose su parti del corpo nel seminterrato accanto al tritacarne, pensando che fosse il regalo a sorpresa di Bob per il loro anniversario di matrimonio. Per fortuna, Bouchard concordava con i dirigenti della Fox sul fatto che l’aspetto del cannibalismo era un po’ eccessivo. Insomma, tutto bene quel che finisce bene, e oggi possiamo parlare di Bob’s Burgers come una delle comedy animate più rilassanti mai esistite su Fox.