Come ben sappiamo, L’Amica Geniale si è conclusa. Una volta finita, è bene trarre alcune conclusioni.
Una, in particolare: chi è, alla fine dei conti, “l’amica geniale” tra Lila e Lenù? Noi, dal canto nostro, abbiamo offerto una risposta (tra le righe) una risposta all’interno della nostra recensione finale delle ultime due puntate, nella quale abbiamo evidenziato il rapporto simbiotico tra le due protagoniste de L’Amica Geniale.
Una simbiosi globale e totalizzante, nel bene e nel male. Sono geniali entrambe, in modi diversi.
C’è da aggiungere, però, che la prospettiva di Lenù sia sempre stata connessa alla brillantezza unica di Lila nell’arco dell’intero racconto de L’Amica Geniale, spostando in qualche modo gli equilibri tra le due. Insomma, non esisterà mai una risposta univoca a riguardo.
Le complessità della straordinaria saga di Elena Ferrante, il miglior romanzo del XXI secolo secondo il New York Times, rendono ancora più interessante la risposta da dare a riguardo.
A tal proposito, è intervenuto nelle scorse ore il regista Saverio Costanzo, ideatore dell’adattamento televisivo de L’Amica Geniale. L’autore, intervistato da Fanpage, ha offerto una soluzione chiara a riguardo. Ecco le sue parole: “Mi verrebbe da dirti banalmente che sono tutte e due, che una è parte integrante dell’altra. Credo però che in una storia ci sia sempre un eroe e in questa sia Lila. Non è mai in azione senza il racconto di Elena, non esiste soggettivamente, è contaminata dal punto di vista dell’amica. Elena ha la genialità di trovarsi questo sprone che la spinge a fare meglio: è la sua intuizione a essere geniale, ma è Lila a esserlo davvero”.
Al di là della questione, resta un dato: L’Amica Geniale ha ottenuto il miglior adattamento televisivo possibile. E chissà che a questo punto non possa arrivare un riconoscimento internazionale che meriterebbe. Non a caso, la serie tv ha appena ottenuto una prestigiosa candidatura ai prossimi Critics Choice Awards.