Che stupidi che siamo, quanti inviti respinti, quante parole non dette, quanti sguardi non ricambiati. Tante volte la vita ci passa accanto e noi non ce ne accorgiamo nemmeno.
Le fate ignoranti, Ferzan Özpetek , 2001
Sono trascorsi ormai diciotto anni dall’uscita del film più celebre del regista turco naturalizzato italiano. Un film che ha saputo toccare le corde del cuore di molti spettatori, tanto da imprimersi nella memoria comune come uno dei più belli del cineasta.
Proprio ieri, a Palermo, Özpetek ha ricevuto la laurea honoris causa in Scienze dello Spettacolo e la cittadinanza onoraria. Nel capoluogo siculo il regista sta facendo i sopralluoghi per il suo prossimo lavoro: Dea fortuna.
Come riportato da Repubblica, proprio in questa occasione Ferzan Özpetek ha rilasciato delle dichiarazioni circa questo suo nuovo e inaspettato progetto seriale che verrà prodotto da Fox:
“Quando ho girato Le Fate ignoranti era un periodo molto felice dell’Italia e del mondo. Non era ancora accaduto l’11 settembre, c’era fiducia nel prossimo, più apertura. Oggi è molto diverso, c’è un altro sguardo. Per questo ho nostalgia enorme di quel periodo (…) Stavamo molto sul set, arrivavamo la mattina con grande gioia e la sera quando finivano eravamo dispiaciuti. E questo si sente nel film: la gioia di girare sul set”.“Quando l’abbiamo presentato, ci dicevano che avrebbe interessato pochissimi gay e basta. Era pronto da tre mesi e non usciva. A Berlino aveva avuto un grande successo, qui rimandavano in continuazione. La distribuzione non dava fiducia e la pellicola era uscita solo in 60 copie, ma dopo due settimane si era arrivati a 250 copie. Il film ha conosciuto un boom enorme, se ne parlava anche nei bar e la gente mi fermava in continuazione, mi telefonava, citofonava a casa. L’atmosfera allora era più leggera e noi eravamo più fiduciosi nel prossimo. Oggi non ho quella leggerezza lì… è un momento difficile, non solo in Italia. Si è perso molto. Manca l’empatia, manca in tutto il mondo”.
” Cambia tutto, cambia lo sguardo, cambia totalmente atteggiamento, cambiano tante cose. Non so quanto sia positivo o quanto negativo, ma cambia tutto” “
Antonia (Margherita Buy) è una dottoressa molto innamorata del marito Massimo che, a causa di un incidente stradale, perde la vita. Profondamente scossa per la morte dell’uomo, la giovane donna si trova a fare una scoperta sconcertante: Massimo aveva una storia omosessuale con Michele (Stefano Accorsi). Da questo evento prende le fila la storia malinconica, dolce e piena di vita de Le fate ignoranti. Antonia si trova catapultata nella vita di Michele e della gente che gli sta intorno (tra gli attori, ricordiamo Serra Ylimaz, Gabriel Garko – forse nel ruolo più toccante – e
Filippo Nigro).
Le fate ignoranti era sì un film che si misurava con i limiti e le gioie del suo Tempo, come è inevitabile che sia, ma la sua originalità e delicatezza sono stati capaci di aprire nuovi e inusitati sguardi sul mondo dei sentimenti. I tempi sono di certo cambiati: chissà se Özpetek saprà modellare questa bella e originale storia sui confini di un mondo così cambiato.
Noi pensiamo di sì.