Liam Neeson negli ultimi anni si è dedicato anima e corpo al cinema action, recitando da protagonista nella saga cinematografica di Taken e in altri thriller tra cui spiccano The Commuter e The Marksman. All’inizio della sua carriera però la fama è arrivata grazie a Steven Spielberg e a un film che è entrato a far parte della storia del cinema. La sua interpretazione in Schindler’s List gli ha regalato la prima e unica nomination agli Oscar e lo ha trasformato in una vera stella di Hollywood. Quando gli si è ripresentata l’occasione di lavorare nuovamente con l’importante regista statunitense, però Liam Neeson si è sentito costretto a declinare l’offerta. Il film in questione era Lincoln, il biopic dedicato alla storia del sedicesimo presidente degli Stati Uniti.
Liam Neeson inizialmente aveva accettato il ruolo, ma quando ha cominciato a leggere il copione ha capito che non faceva per lui.
A raccontare i motivi, che lo hanno spinto a fare un passo indietro, è stato lo stesso attore in un’intervista rilasciata a GQ a marzo del 2014. Liam Neeson ha ricordato che nel 2005 era stato scelto da Steven Spielberg per interpretare Abraham Lincoln e che aveva cominciato a fare delle ricerche per potersi calare nei panni di un personaggio storico così importante. Ci sono voluti però più di cinque anni perché la sceneggiatura venisse completata e a quel punto l’attore si è reso conto che non era più adatto a portare sullo schermo un personaggio del genere, perché nel frattempo era diventato troppo vecchio. Dimostrando dunque una grande onestà intellettuale, ha consigliato al regista di scegliere un altro attore. Nell’intervista Liam Neeson ha raccontato:
“Ho avuto una vera e propria epifania con quello. Steven [Spielberg] mi aveva contattato per interpretarlo- c***o devono essere passati dieci anni. Mi ha mandato una sceneggiatura e io ho pensato ‘Oh mio Dio’. E mi ha detto approssimativamente quando avrebbe voluto girarlo, quindi ho iniziato a fare ricerche. Forse ho fatto quattro anni di ricerche. Steven ha messo insieme un incontro per leggere la sceneggiatura… Abbiamo iniziato a leggere questo copione e c’era un’introduzione, e poi vedo scritto ‘Lincoln:’ dove devo iniziare a parlare e ho avuto una vera rivelazione. Ho pensato: ‘Non dovrei essere qui. Questo è andato. Ho superato la data di scadenza. Non voglio interpretare questo Lincoln. Non posso essere lui’. Quindi per le successive due ore e mezza, tre ore di lettura… ho letto questo straordinario pezzo di scrittura, ma che non aveva alcun collegamento con me. Provavo una sensazione molto strana, ed era in parte straziante. Ho letto molto, molto male secondo tutti gli standard… Dopo Steven mi si è avvicinato e ho detto: ‘Steven, devi scegliere qualcun altro adesso.’ E lui disse: ‘Di cosa stai parlando?’ […] Ho detto ‘Steven, questo non fa per me. Non posso spiegarlo. È andato. Non è…’ E lo capì. Ha detto: ‘Va bene’. E così è stato.”
Alla fine il ruolo è andato a Daniel Day-Lewis, che è stato premiato agli Oscar come Miglior attore per la sua interpretazione.