LOL 3, la nuova stagione del game show targato Amazon Prime Video, ha mostrato che il format può regalare ancora qualche guizzo di comicità. Il cast della terza stagione ci ha regalato grandi risate. In LOL 3 c’è stato anche il gradito ritorno di Maccio Capatonda, uno dei concorrenti più divertenti della seconda stagione che ha donato ai posteri un nuovo bizzarro supereroe, Riposaman. Nella nuova stagione c’è stato un comico che si è distinto particolarmente: stiamo parlando di Fabio Balsamo. Tra imitazioni, il personaggio di uno psicologo fin troppo sincero e stereotipi ingombranti il comico napoletano del gruppo dei The Jackal si è rivelato un concorrente molto pericoloso.
Ora sembra assurdo pensare che all’inizio non fosse convinto di voler partecipare a LOL 3.
Lo ha rivelato proprio l’attore e comico napoletano in una lunga intervista che ha rilasciato ad Alessandro Mannucci per Rolling Stones Italia. Fabio Balsamo ha detto che, quando è stato invitato a partecipare al game show di Amazon Prime Video, non era convinto di voler accettare perché sentiva che non era il posto per lui. Attore prima che comico, non era abituato ad improvvisare e credeva di non avere nulla da dare al programma. Alla fine ha lavorato con una squadra di autori per ideare un personaggio da interpretare a LOL 3 che rispecchiasse il suo percorso artistico. È nato così quindi l’idea di vestire i panni di un permaloso comico napoletano che vuole rifuggire gli stereotipi, ma che finisce per cascarci continuamente dentro. Ecco cosa ha raccontato Fabio Balsamo:
“Non è stato semplice, soprattutto all’inizio. Io non mi sono mai sentito un comico: non ho pezzi, non ho gag, non ho personaggi. La mia comicità è soprattutto di reazione, è legata al contesto, introspettiva, di situazione. Ho bisogno che mi succeda qualcosa. Volevo anche ci fosse una coerenza col mio percorso passato. Però devo dire che in fase preparatoria ho lavorato benissimo con Alessandro Mannucci, con Federica Riva e anche con gli autori interni dei The Jackal. Io sono principalmente un interprete, ho pensato di portare un personaggio. Il mio personaggio a LOL è quello di un attore comico che non ha per niente voglia di incarnare i classici stereotipi napoletani ma poi finisce per cascarci dentro; faccio come molti attori, che cercano di allontanarsene ma poi sono anche quello, la napoletanità è parte di loro.“
Alla fine però ha apprezzato molto l’esperienza a LOL 3 che gli ha permesso di rapportarsi con molti comici che stimava e che lo hanno accompagnato durante la crescita. Ha svelato inoltre che cosa ha differenziato questa edizione dalle due precedenti: a suo parere, questa volta c’è stata meno competitività e tutti i comici si sono divertiti insieme come in un folle parco giochi. Fabio Balsamo ha aggiunto poi:
“Questa stagione di LOL per me ha recuperato un senso di gioco collettivo, di ‘replicabilità’ anche a casa. Tutti hanno attaccato tutti, abbiamo cercato di divertirci ma mantenendo la spontaneità. C’era poca competitività. Io non sono caratterialmente facile alla risata, ma c’erano alcuni comici che stimo tantissimo e ho avuto difficoltà con quasi tutti: Luca e Paolo che ti attaccano in coppia, Paolo Cevoli, Herbert Ballerina. Il più temibile è stato forse Nino Frassica, lui spiazza continuamente il tuo cervello. Il cervello con lui diventa inutile, Nino è imprevedibile. Con molti di loro sono cresciuto: li guardavo in tv appena tornato da scuola. Per me LOL è stato un parco giochi dove me la sono giocata da kamikaze.”
E al giornalista che gli ha chiesto se fosse soddisfatto dell’esperienza vissuta nella terza edizione del programma, ha risposto: “Moltissimo. All’inizio avevo paura, è stato un corteggiamento lungo, mi spaventava perché temevo non fosse il contesto giusto per me, mi sentivo inadeguato al programma. Ma lavorando bene abbiamo trovato una giusta linea.“