Lo scorso 22 settembre è ricorso un anniversario importante: 20 anni fa andava in onda il primo episodio di Lost.
La serie tv di J.J. Abrams, può essere considerata una delle prime produzioni che hanno avuto un successo tale da diventare un vero e proprio fenomeno globale. Lost ha impresso un’impronta indelebile nella storia della televisione e tante produzioni successive hanno cercato di seguire le sue orme. Per sei stagioni il pubblico si è appassionato alle avventure di un gruppo di naufraghi, bloccati su un’isola che nascondeva diversi misteri. I creatori hanno deciso di osare con un finale più giusto, anche a costo di mettersi contro i fan. Fiumi di inchiostro sono stati versati in merito all’epilogo della serie tv, che continua a nascondere diversi punti oscuri. Josh Holloway (Sawyer) ad esempio è molto confuso sul senso del finale anche a 11 anni di distanza. Noi abbiamo cercato di spiegare in modo semplice la trama e il fenomeno dietro a una delle serie tv più complesse di sempre.
In occasione dell’anniversario uno dei protagonisti di Lost ha ricordato la reazione negativa dei fan al suo arrivo nella serie tv. Michael Emerson ha detto che il pubblico lo accusava di aver rovinato la storia.
Benjamin Linus fa il suo grande ingresso nella seconda stagione e pian piano svela la sua vera identità e il forte legame che ha con l’isola. Nonostante combini di tutto nel corso del tempo, è uno tra i personaggi più popolari della serie. Eppure quando è apparso per la prima volta in Lost, gli spettatori non hanno compreso a fondo le sue ragioni e il potenziale che aveva il suo personaggio. Michael Emerson, parlando con The Wrap ha ricordato come il clamore che circondava Lost e le teorie dei fan abbiano finito per danneggiare la serie tv. Ecco cosa ha detto:
“Le persone avevano le loro teorie, sì, e avevano anche le loro reazioni istintive e le loro opinioni sui personaggi. Quando sono apparso per la prima volta, le persone hanno cominciato ad avvicinarsi e a dirmi: ‘Non guarderò più quella serie. L’hai rovinata. Non è la serie che voglio vedere’. E ho pensato: ‘Beh, cosa volevi? Pensavi che fosse Survivor, tipo, che fosse una storia d’amore su dei bei naufraghi? No, c’è una parabola qui. C’è un’allegoria. È il bene e il male qui. Siamo in uno spazio esoterico. Dai, sii serio.'”
Ma Michael Emerson non è stato l’unico ad aver confessato di essere stato vittima del malcontento degli spettatori. Anche Harold Perrineau, parlato dell’odio dei fan per il personaggio di Michael, ha detto:
“Molti di quei personaggi non erano grandi persone, parlo dei personaggi di cui stavamo seguendo la storia. Non erano persone fantastiche. E pensavo che Michael fosse forse la persona più gentile lì. […] Michael era solo un tizio che cercava di lavorare e fare il suo lavoro, e poi sono rimasti bloccati sull’isola. Doveva scendere a compromessi. E tutti lo odiavano. Non capivo esattamente cosa stesse succedendo. Voglio dire, ha davvero combattuto per suo figlio. Quindi per me è sempre stato piuttosto interessante [guardare] come il pubblico risponde alle cose.”