Vi ricordate di quando eravate piccoli e leggevate quei bellissimi libri illustrati? Avevano poche parole ma delle immagini bellissime e molto spesso veicolavano messaggi seri e anche importanti. Tra questi c’era il libro Ollie’s Odyssey scritto da William Joyce nel 2016, che diventerà una serie tv con il nome di Lost Ollie.
La storia racconta di un piccolo giocattolo dimenticato, alla disperata ricerca del suo proprietario per tutto il Paese. Tutti noi abbiamo avuto nella nostra infanzia giocattoli a cui eravamo particolarmente legati e che poi, con il passare degli anni. come spesso accade nella vita, sono finiti dimenticati. E se quei giocattoli avessero bisogno di noi? La storia di Ollie sarà incentrata in un meraviglioso viaggio nelle profondità delle emozioni.
Non solo, in Lost Ollie la storià seguirà parallelamente anche le vicende dell’ex proprietario del giocattolo, che ha perso (oltre al giocattolo) il suo migliore amico. Deadline ha annunciato l’inizio delle riprese ad ottobre quindi non abbiamo una data di uscita ancora.
Tuttavia, Teddy Biaselli (il creatore dello show) ha dichiarato che Lost Ollie sarà una storia che si lega facilmente alle corde emotive dello spettatore. Il suo entusiasmo è probabilmente legato al fatto che egli stesso è un collezionista di giocattoli.
Lost Ollie è davvero un’odissea che riguarda due amici, i quali tentano di riunirsi di fronte a tutti i pericoli che l’infanzia può scagliare loro contro. Amo questo show perché fa leva su quel mix di emozioni che tutti noi proviamo quando perdiamo qualcosa o qualcuno per noi importante, e sul coraggio che dobbiamo trovare in noi stessi per ritrovarlo oppure andare avanti.
Teddy Biaselli
La produzione è curata da 21 Laps Entertainment, la stessa che ha curato Stranger Things. Il regista sarà invece Peter Ramsey (Spider-Man: Un Nuovo Universo). Sarà poi distribuita da Netflix.
La prima stagione di Lost Ollie avrà quattro episodi e sarà rilasciata per intero sul catalogo Netflix. Il creatore dichiara di aver avuto in porto questo progetto da ben quattro anni, e l’idea di vedere qualcosa pensato per i bambini riadattata in una chiave adatta a tutti, risulta molto intrigante.
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