Che possa piacere o meno, è innegabile che Lost abbia segnato in maniera indelebile l’ universo seriale, influenzando radicalmente il modo di fare e di guardare le serie tv. Andata in onda per la prima volta nel 2004 su ABC, questa serie creata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber prende le mosse quando un gruppo di sopravvissuti ad un disastro aereo si ritrova disperso su una misteriosa isola nel sud dell’Oceano Pacifico. A partire da questa premessa, si dipana una narrazione complessa e stratificata, ricca di misteri ed ulteriormente complicata dall’utilizzo massiccio di flashback e flashforward.
Sebbene con le sue sei stagioni Lost sia considerata dai più come una delle migliori serie di tutti i tempi, il suo finale è senza dubbio uno dei più controversi e discussi nella storia della televisione. Ancora prima del famigerato ultimo episodio, però, uno degli attori aveva apertamente criticato la sorte riservata al proprio personaggio. Si tratta di Harnold Perrineau, che nella serie interpretava Michael Dawson. Personaggio non particolarmente amato dal pubblico, Michael era un uomo al quale era stata appena affidata la custodia del figlio, Walt, proprio poco prima dell’incidente aereo. Disposto anche ad uccidere pur di proteggere il figlio, Michael era riuscito a fuggire dall’isola insieme a Walt alla fine della seconda stagione. Tuttavia, il personaggio era tornato nel corso della quarta stagione spinto da un tentativo di redenzione, per poi morire in un’esplosione nel finale della stessa.
Nel 2008, in seguito alla morte di Michael durante il finale della quarta stagione di Lost, Harnold Perrineau aveva rilasciato una lunga intervista per EW, definendo l’epilogo del proprio personaggio “Non bello” e dichiarando di essere non tanto “amareggiato“, ma “soprattutto deluso, come erano delusi i fan“. Nonostante ciò, in seguito l’attore è apparso come guest star nella sesta e ultima stagione.
Tuttavia, dopo ben quindici anni dal suo aspro giudizio, Harold Perrineau ha iniziato a pensare al finale di Lost e alla propria esperienza nella serie in un’ottica diversa
Nel corso di un’intervista a ComicBook.com per promuovere la seconda stagione di Form, Harold Perrineau è tornato a parlare della propria esperienza sul set di Lost. L’attore ha rivelato che inizialmente si era sentito turbato dalla sorte riservata al proprio personaggio, nonché dal finale in generale. Dopo anni di riflessione, però, l’attore è finalmente riuscito a riconoscere che l’importanza di prendere parte ad una serie come Lost non ha mai risieduto nel finale toccato in sorte al proprio personaggio, ma bensì nel viaggio stesso. Ed è stato grazie a questo modo di vedere le cose che Perrineau è riuscito a riscattare non solo Michael Dawson, ma anche il controverso finale della serie.
Ecco le parole dell’attore:
“Beh, sai, all’epoca ero un po’ frustrato per il personaggio, per Michael e per Walt. Ma la cosa a cui penso sono le persone che lo hanno scritto e apprezzo molto il loro lavoro. È la stessa cosa che apprezzo di From, il fatto che tu partecipi a questo viaggio fantastico e partecipi a un viaggio al quale diventi emotivamente legato. Quindi per sei anni, sai, sei semplicemente lì, questa cosa eccitante ti sta accedendo e in qualunque modo vada a finire, non cambia il fatto che tu abbia appena partecipato a questa corsa sulle montagne russe durata sei anni. Quindi la mia posizione in proposito è cambiata, come se in realtà il finale non importasse affatto, ma il fatto che tu abbia potuto prendere parte a questo viaggio importa eccome. Penso che sia stato un modo molto intelligente di pensare al finale di Lost“.