Ricordate la famosa dedica d’amore di Mark in Love Actually? Esatto, proprio quella con i cartelloni. Nonostante sia una delle più famose del cinema, sembra che Keira Knightley non l’abbia apprezzata particolarmente. Ha infatti affermato che, secondo il suo punto divista, è “leggermente inquietante”.
Love Actually, Keira Knightley trova la dedica d’amore “inquietante”
Tra le commedie romantiche più apprezzate nel periodo di Natale, Love Actually è un film del 2003 ma è ancora oggi molto gettonato sulle piattaforme streaming. Tuttavia, quella che alla maggior parte delle persone appare come una dedica molto romantica, per l’attrice coinvolta non è proprio così.
Ai microfoni del Los Angeles Times, Keira Knightley ha parlato della scena che coinvolge lei e Andrew Lincoln (qui 7 curiosità su di lui): “L’aspetto un po’ da stalker, me lo ricordo bene. Io ricordo che il regista Richard Curtis, che oggi è un caro amico, mentre stavamo girando la scena mi diceva: ‘No, lo stai guardando come se fosse inquietante’, e io in un sussurro ho risposto: ‘Ma lo è’. Così ho dovuto rifarla per sistemare al meglio la mia faccia e dare l’idea che non fosse poi così inquietante. Voglio dire, c’era una sorta di inquietudine all’epoca. Sapevo di avere 17 anni. Sembra che siano passati solo pochi anni da quando tutti gli altri si sono resi conto che avessi 17 anni”. Nella scena in questione, vi ricordiamo che Mark si presenta fuori casa di Juliet munito di cartelloni. Qui, lascia che siano direttamente le sue parole scritte a esprimere i suoi sentimenti.
Keira Knightley era minorenne ai tempi di Love Actually
Vi ricordiamo che anche Richard Curtis si è ritrovato a dover ammettere che la scena in questione è “un po’ bizzarra”. Durante un’intervista con Indipendent, infatti, aveva detto: “Ricordo di essere stato colto di sorpresa circa sette anni fa. Stavo per essere intervistato da qualcuno e mi hanno detto: ‘Certo, siamo principalmente interessati alla scena dello stalker’, e io ho detto: ‘Che scena è quella?’. E poi mi hanno spiegato gli aspetti negativi di quella scena. Tutto quello che posso dire è che molte persone intelligenti sono state coinvolte nella realizzazione del film allora e non pensavamo che fosse una scena da stalker… ma se oggi risulta interessante per motivi diversi, Dio benedica il nostro mondo progressista.”.