Attenzione! Leggendo questo articolo troverete degli spoiler sulla prima parte di Lucifer 5.
L’ottavo episodio (e finale di metà stagione) di Lucifer 5 è stato diretto da Kevin Alejandro, interprete nello show del detective Daniel Espinoza. In un’intervista a EW l’attore ha rivelato quali siano state le più grandi sfide di questo episodio e di come le abbia affrontate.
La parte più difficile è stata la scena in slow motion in apertura di episodio, quella che mostra l’attimo immediatamente successivo al momento in cui il suo stesso personaggio, Dan, ha sparato a Lucifer. La difficoltà è stata posta dallo strumento che hanno utilizzato per girarla, che a quanto pare era molto delicato e richiedeva estrema precisione.
Subito dopo questa difficoltà tecnica, l’elemento più difficile è stato, per tutti, proprio quello che ci si potrebbe aspettare: la scena di combattimento che ha concluso l’episodio, che ha richiesto ben tre giorni per essere completata.
Quando abbiamo iniziato a preparare e realizzare la scena, la prima cosa che ho dovuto fare è stato fare un passo indietro e allontanarmi dalla follia di quel combattimento e chiedermi: “Qual è la storia? Perché sta succedendo? Cosa stanno vivendo i miei personaggi? Quale obiettivo bisogna raggiungere?”. Una volta che ho guardato a tutto questo dal punto di vista degli attori, delle loro emozioni, tutto ciò che ho dovuto fare è stato fidarmi del fatto che Vlad, il nostro coordinatore dei combattimenti, e tutto il nostro team per gli stunt avrebbero messo insieme un combattimento assolutamente incredibile. Ed è ciò che hanno fatto.
Uno degli elementi che ha sicuramente reso più complicata questa scena è stato il doppio coinvolgimento di Tom Ellis, che in Lucifer 5 e in questa resa dei conti ha interpretato sia Lucifer sia il gemello Michael.
Abbiamo organizzato tutto in modo che in un giorno cercavamo di girare tutto il materiale con Tom nei panni di Lucifer, e girare solo quello. Il giorno seguente Tom tornava come Michael, quindi non doveva preoccuparsi di passare da un personaggio all’altro a più riprese. Questo espediente sembra averci aiutato almeno in quanto a organizzazione. Ci sono state un paio di sovrapposizioni per le quali Tom ha passato metà della giornata come Lucifer e poi tornava dopo pranzo e girava tutto come Michael. Eravamo molto precisi riguardo al tipo di riprese di cui avevamo bisogno, in modo da non sovraccaricare Tom soprattutto.
Per quanto evidentemente molto complicata, il risultato finale è stato ottimo, come chi ha già visto la 5×08 ha avuto modo di apprezzare. Per chi non l’avesse ancora fatto, correte a vedere l’episodio e giudicate da voi.