La seconda stagione di Lucifer è alle porte: arriverà su FOX il 19 settembre, riportando sulle schermo le avventure di Lucifero e della detective Chloe Decker. La trama riprenderà da dove si era conclusa nella stagione precedente, con Lucifero (interpretato dall’attore Tom Ellis) e il fratello, l’angelo Amenadiel (D.B. Woodside), in cerca della loro madre. La relazione tra i due continuerà ad essere difficile, in quanto continuerà ad esserci risentimento e gelosia, nonostante la necessità di lavorare insieme per un obiettivo comune.
Il tema della mamma sarà centrale nella seconda stagione di Lucifer. Sarà l’attrice Tricia Helfer (Battlestar Galactica) a calarsi nei panni della madre Charlotte, scappata dall’Inferno con un obbiettivo che, secondo il produttore esecutivo Joe Henderson, è “molto emozionante e molto genuino”. Lucifero prova risentimento nei confronti di Charlotte, in quanto lei è rimasta a guardare senza reagire quando il figlio è stato cacciato dal Paradiso.
Questa riunione familiare porterà all’arrivo dell’angelo Uriel (interpretato da Michael Imperioli, visto ne I Soprano), anche se non si sa ancora se sarà un amico o un nemico. Dal canto suo, Maze (Lesley-Ann Brandt) inizierà a slegarsi un po’ da Lucifero: fin dal loro arrivo sulla Terra, lei è stata sempre pronta ad accorrere in suo aiuto quando lui aveva bisogno. Nella seconda stagione inizierà a emanciparsi da questo ruolo e i due diventeranno più amici che colleghi.
Nel frattempo, Chloe (Lauren German) tornerà a investigare su Lucifero, dopo averlo visto sopravvivere a una sparatoria, e possiede un campione di sangue su cui lavorare. Infatti, nonostante Lucifero le abbia rivelato più volte la sua identità e vi siano stati molti indizi a conferma del fatto che egli non è un terrestre, Chloe ancora fatica a credergli; ma non può certo ignorare il fatto che sia sopravvissuto a una sparatoria, perciò cercherà risposte. Infine, la psicologa Linda (Rachael Harris), vedendo che Lucifero non segue i suoi consigli ma li adatta ai suoi scopi, si interrogherà su quanto utili siano le sedute e se non sia il caso di terminarle.