La quarta stagione di Mare Fuori ha fatto il suo grande debutto in tv.
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Dopo essere stata rilasciata in anteprima su RaiPlay, il 14 febbraio sono andate in onda su Rai 2 le prime puntate della popolare fiction. I record che gli episodi di Mare Fuori 4 hanno ottenuto in poche ore (registrando più di 13 milioni di visualizzazioni sulla piattaforma di streaming della Rai) stanno dimostrando che la popolarità della serie tv italiana non accenna ad arrestarsi. Con un nuovo ciclo di puntate in fase di scrittura e altre stagioni già confermate, è chiaro che questa fiction sarà il prodotto di punta della Rai ancora per molti anni.
Della grande popolarità che ha travolto Mare Fuori e del rapporto che si è instaurato tra gli attori sul set ha parlato Vincenzo Ferrera.
L’attore palermitano veste i panni di uno dei personaggi più apprezzati della serie tv: l’educatore Beppe Romano, che è un vero punto di riferimento per i ragazzi dell’Ipm. L’interprete in una lunga intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno ha confessato di essere riuscito ad instaurare con i colleghi più giovani un rapporto quasi paterno. Ecco cosa ha raccontato Vincenzo Ferrera sui legami umani che sono nati sul set:
“Quando un personaggio esce dalla storia, come è accaduto con il “Chiattillo” o la direttrice e dunque un attore abbandona il nostro set le lacrime non sono di scena, ma sono vere. Ci è capitato davvero, di piangere, per un addio. Quella degli attori di Mare fuori in questi anni è diventata realmente una grande famiglia, e non è retorica. Di questi ragazzi io, per un dato anagrafico, mi sento un po’ il papà. E anche qui il piano di realtà e quello della fiction spesso si sovrappongono: loro mi chiamano Beppe e vengono a chiedermi consigli, come fanno i detenuti con l’educatore che interpreto, sul lavoro, ma anche per questioni di cuore. Che poi io non è che abbia titoli per darne, eh…”
L’attore ha avuto anche la possibilità di commentare l’enorme successo che ha travolto la fiction negli ultimi anni. Per lui la popolarità è stata “un’esplosione improvvisa” che nessuno si aspettava. Vincenzo Ferrera si è sentito gratificato dagli ottimi risultati raggiunti da Mare Fuori, ma la sua longeva esperienza lo spinge a non illudersi che questa celebrità possa durare per sempre. Una delle più grandi soddisfazioni che ha ricevuto in questo periodo sono stati i racconti delle persone, che hanno deciso di diventare educatori, perchè commossi dall’esempio di Beppe Romano. Ecco cosa ha raccontato:
“In tanti mi hanno confidato di aver scelto di intraprendere il percorso per diventare educatori negli istituti penitenziari dopo aver visto Mare Fuori. Questo significa aver dato vita a un personaggio che ha una responsabilità etica, per il ruolo che svolge nella storia, e averlo fatto rendendolo amato, degno di stima. Questo è importante per me, perché credo molto nel ruolo educativo di questa fiction.”
L’attore, infatti, ha sempre difeso strenuamente la fiction dalle accuse di aver diffuso tra i giovani dei cattivi esempi da seguire. Anche in questa intervista ci ha tenuto a rimarcare: “Mare Fuori non definisce di certo l’intera Napoli, ma racconta una realtà che esiste, nell’Ipm di Napoli così negli Ipm di tutta Italia. E poi io non credo che basti vedere un ragazzo che spara in tv per decidere di emularlo: i giovani sanno discernere il bene dal male“.
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