Anche i più vincenti incappano talvolta in un flop. Ne sa qualcosa Margot Robbie, anche se ci sono diversi ma da mettere in evidenza.
Non andò decisamente bene: Babylon, uscito al cinema nel 2022, incassò molto meno di quanto costò. A fronte di 80 milioni di dollari circa d’investimento, il film portò a casa 15 milioni circa ai botteghini statunitensi, meno di 50 globalmente. Numeri purtroppo insoddisfacenti (come quelli raccolti da questi altri film), e Margot Robbie lo sa bene.
L’attrice, reduce dal successo straordinario di Barbie, fu una delle protagoniste principali del film diretto da Damien Chazelle, ma non si pente certo di aver accettato il ruolo. Al contrario, non si spiega perché non fosse andato bene. Margot Robbie ne ha parlato di recente all’interno del podcast Talking Pictures: “Lo amo. Non lo capisco nemmeno io. So che sono di parte perché sono davvero vicina al progetto e, ovviamente, ci credo, ma non riesco ancora a capire il motivo per cui le persone l’hanno odiato“.
Margot Robbie auspica una rivalutazione a posteriori: “Mi chiedo se tra 20 anni le persone reagiranno pensando: ‘Aspetta, Babylon non ha avuto successo all’epoca?’. Come quando senti dire che Le ali della libertà all’epoca è stato un fallimento e ora pensi ‘Come è stato possibile?’“.
I “ma”, dicevamo. Babylon non fu un successone al botteghino, ma c’è da dire che risentì parecchio della concorrenza di Avatar – La via dell’acqua. Le recensioni globali, seppure contrastanti, non furono tanto negative (inclusa la nostra): il film, in effetti, potrebbe ottenere la rivalutazione futura in cui spera Margot Robbie. E poi c’è un altro ma: il più grande flop della sua carriera è un film che ha comunque ottenuto tre candidature agli Oscar. E allora flop sì, fino a un certo punto: Babylon non è un film per tutti, ma non è certo il disastro che certi numeri sembrerebbero descrivere. Ai posteri l’ardua sentenza.