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Martin Scorsese ha consigliato una lista di sei film da guardare dopo Killers of the Flower Moon

Martin Scorsese
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Martin Scorsese è tornato al cinema con una nuova opera che sta conquistando il pubblico e la critica, Killers of the Flower Moon.

L’adattamento cinematografico del romanzo di David Grann era uno dei film più attesi di quest’anno. Il thriller, che può contare sulle interpretazioni di un cast ricco di grandi nomi tra cui spiccano Leonardo DiCaprio e Robert De Niro, si è rivelato all’altezza delle aspettative. Fin dal suo arrivo nelle sale il 19 ottobre sta ricevendo grandi lodi e ottenendo ottimi numeri al box office. C’è già chi è pronto a scommettere che Killers of the Flower Moon gareggerà nella maggior parte delle categorie con Oppenheimer alla prossima cerimonia degli Oscar Awards. Nel nuovo film Martin Scorsese ha deciso di raccontare un capitolo molto drammatico della storia degli Stati Uniti, denunciando la verità sulla serie di omicidi che hanno colpito la popolazione di nativi americani della regione di Osage negli anni ’20.

Avete guardato Killers of the Flower Moon e non fate altro che pensare a questa storia? Martin Scorsese vi consiglia sei film che dovreste guardare ora.

Il regista statunitense si è iscritto a Letterboxd e per la piattaforma dedicata agli amanti del cinema in questi giorni ha rilasciato un’intervista nella quale ha parlato dei film che hanno ispirato la sua nuova opera di successo. The Film Stage ha riportato le sue parole:

Ognuna di queste opere è stata molto importante per me mentre stavo preparando Killers of the Flower Moon: il film L’ereditiera, che racconta la relazione tra Olivia de Havilland e Montgomery Clift, è stato un punto di riferimento per Leo DiCaprio, Lily Gladstone e me; poi c’è The Last of the Line, che ho visto per la prima volta da giovane, mi ha ispirato per la presenza di veri nativi Lakota in molti ruoli chiave, e per il punto di vista insolito che si sofferma veramente sulla tragedia dell’esperienza nativa; poi Lady of the Dug-Out per il suo ritratto autentico della vita dei fuorilegge, della realtà delle ambientazioni; Sangue sulla luna, un western noir al quale mi sono ispirato per l’amicizia tra Robert Mitchum e Robert Preston, che va a finire male in un modo molto simile a quanto accade ai personaggi di Leo e Bob De Niro in Killers, e anche per il modo in cui gli attori appaiono nell’inquadratura, e il combattimento goffo, sgangherato, apparentemente non coreografato in una cantina buia dal soffitto basso, che mi è sempre rimasto in mente; Il fiume rosso perché mi ha dato un’altra prospettiva sulla relazione tra Leo e Bob; Fango sulle stelle per l’aspetto straordinario dell’immagine e per il momento chiave in cui Montgomery Clift e Lee Remick si baciano appassionatamente in macchina con il riflesso dell’albero sul parabrezza.