Lo scorso 28 Ottobre è stato un giorno molto triste per moltissimi. La morte di Matthew Perry ha lasciato nello sconforto milioni e milioni fan di Friends sparsi per il mondo e non solo: Matthew era come un amico, sul serio. Una tragedia che ha segnato indelebilmente questo anno televisivo, e che ha colpito in primis i suoi familiari e i suoi amici, tra cui gli stessi attori di Friends che sono rimasti estremamente legati tra loro in questi anni, come confermato anche dalla reunion avvenuta nel 2021 e dai vari momenti passati insieme fotografati sui social. Una tragedia che fino a oggi non aveva una spiegazione definita, ma che da oggi ce l’ha: Fox News ha infatti rivelato le cause della morte dell’amatissimo attore di Friends.
Nel dettaglio, Fox News riporta che: “Matthew Perry è morto per “effetti acuti della ketamina”, secondo l’autopsia rilasciata dal dipartimento di medico legale della contea di Los Angeles. Altre condizioni che hanno contribuito alla sua morte includevano “malattia coronarica ed effetti della buprenorfrina”, afferma il rapporto. Nella residenza sono stati trovati “farmaci soggetti a prescrizione e pillole sfuse”, si legge nel rapporto. “Alcol, metanfetamina, cocaina, eroina, PCP, fentanil non sono stati rilevati (negativi)”, ha rivelato l’autopsia.”
Viene poi riportato che: “Sono state rilevate tracce di ketamina nello stomaco”, stando all’autopsia, e che. “L’esatto metodo di assunzione nel caso del signor Perry è sconosciuto. Secondo quanto riferito, Perry ha ricevuto “una terapia con infusione di ketamina per la depressione e l’ansia”.
Si legge poi che il suo ultimo trattamento noto risale a oltre una settimana prima della morte, e che il medico legale ha stabilito che “la ketamina nel suo organismo al momento della morte non poteva provenire da quella terapia infusionale, poiché l’emivita della ketamina è di 3-4 ore, o meno”.
Stando a quanto riportato da un portavoce del coroner di Los Angeles a seguito dell’esito dell’autopsia condotta sul corpo dell’attore, afferma Rai News, nella morte di Matthew Perry l’annegamento è considerato “un fattore secondario” e la sua morte viene giudicata come “un incidente”.