La morte di Matthew Perry, amato attore il cui decesso ha lasciato un vuoto nel cuore di tutta Hollywood e delle persone che lo hanno amato, è ancora un mistero. Sappiamo infatti che è stato ritrovato nella vasca idromassaggio della sua casa di Los Angeles sabato 29 ottobre, ma i primi risultati ottenuti dall’autopsia non sono sufficienti per determinare la causa della sua morte. Stando a quanto riportato da Vanity Fair, infatti, la polizia ha spiegato a Tmz: “Il caso è stato rinviato, le autorità attendono i risultati degli esami tossicologici. La divisione rapine e omicidi sta cercando di assicurarsi che nulla di nefasto sia coinvolto nella morte di Perry. È normale nei casi di alto profilo prendere questa iniziativa”. Nonostante nella casa di Matthew Perry non siano stati trovati segni di effrazioni o di lotta, c’è un particolare che sembra sia stato determinante per estendere le indagini anche al possibile caso di omicidio a scopo di rapina.
Per la morte di Matthew Perry, si indaga anche per rapina e omicidio
A far sospettare ulteriormente è il risultato dell’autopsia, secondo il quale non è stata trovata acqua nei polmoni dell’attore. Quindi, nonostante sia stato ritrovato in una vasca e nonostante le ipotesi iniziali, ciò che è certo è che Matthew Perry non è morto per annegamento. Ciò che sappiamo è che a trovarlo è stato il suo assistente che, tornato dopo aver svolto delle commissioni, lo ha trovato privo di sensi e ha immediatamente chiamato soccorso. Una fonte ha rivelato a Tmz che “non era in acqua da molto”, ma all’arrivo i soccorritori hanno soltanto potuto confermare che fosse già morto. La domanda, in questo caso, sorge dunque spontanea: Matthew Perry avrebbe potuto salvarsi, se in quel momento ci fosse stato qualcuno a casa con lui?
Ricordiamo, comunque, che i primi test hanno escluso che l’attore sia morto a causa di un’overdose di Fentanyl o metanfetamine. Nella sua villa sono stati ritrovati numerosi farmaci, tra cui antidepressivi e ansiolitici, ma tutti avevano la giusta prescrizione medica ed erano correttamente conservati nei loro contenitori. Qual è, dunque, la verità ? Una domanda che, per adesso, non può ancora avere una risposta. Per avere delle certezze bisognerà attendere infatti qualche mese, il necessario perché tutti i risultati dell’autopsia vengano analizzati. Ciò che sappiamo, è che la sua morte ha commosso il mondo intero: tutti coloro che almeno una volta avevano sorriso grazie all’attore e grazie a Friends, sanno di aver perso quasi un amico.