Si continua a indagare sulla morte di Matthew Perry e sulle cause del decesso del noto attore di Friends. Sono arrivati i risultati dei primi test post autopsia, che come appreso da TMZ non è stata causata da un’overdose di Fentanyl o metanfetamina. A seguito dei test preliminari non è stata quindi riscontrata alcuna traccia di Fentanyl o metanfetamina, anche se sono ancora in corso – riporta sempre TMZ – alcuni test più approfonditi di natura tossicologica che hanno lo scopo di analizzare se nel sangue di Matthew Perry fossero presenti altri tipi di droghe: per ottenere questi risultati potrebbe essere necessario un tempo tra i 4 e i 6 mesi, e soltanto una volta raccolti tutti i dati il medico legale determinerà la causa del decesso dell’attore.
TMZ riporta anche che i farmaci trovati in casa dell’attore erano tutti regolari, soggetti a normale prescrizione per i disturbi di Matthew, e regolarmente conservati nelle loro bottiglie.
L’esclusione della presenza nel sangue di metanfetamine e Fentanyl va nella direzione di quanto detto anche da molte persone vicine a Matthew Perry, descritto da tutti come sobrio e felice nell’ultimo periodo. L’attore aveva superato da un po’ un lungo periodo molto difficile legato alla tossicodipendenza, un demone terribile col quale Matthew Perry ha combattuto negli anni senza mai nascondersi, e senza mai nascondere i propri problemi raccontati anche nel suo libro Friends, Lovers, and the Big Terrible Thing, dove ha parlato delle lotte affrontate durante la sua esistenza a partire dall’età di 14 anni.
La morte di Matthew Perry ha sconvolto milioni di fan in tutto il mondo e tantissime persone che hanno avuto il piacere di lavorare con lui, tra cui ovviamente proprio gli altri 5 attori di Friends che proprio ieri hanno rilasciato un comunicato condiviso per ricordare l’amico Matthew. Di Perry ha parlato anche la sua ultima ex fidanzata, ricordandolo come la persona che più ha avuto un impatto profondo nella sua vita adulta.