Il grande giorno è arrivato. Michela Giraud sbarca su Netflix con il suo nuovo show “La verità, lo giuro!” disponibile proprio a partire da oggi 6 aprile sulla celeberrima piattaforma streaming. Un momento molto atteso e annunciato in pompa magna, dato che Michela Giraud è una delle comiche più brave (e ormai lo si può dire, più affermate) della nuova generazione. L’abbiamo vista destreggiarsi senza alcun timore reverenziale davanti a grandi nomi della comicità già l’anno scorso, nella prima leggendaria stagione di LOL – Chi ride è fuori (qui i nomi dei comici più richiesti per la terza stagione) e adesso è il turno di Netflix, dove debutta oggi con uno show destinato a far parlare molto di se’.
In questi giorni Michela Giraud ha rilasciato varie interviste in preparazione al suo debutto su Netflix, in cui ha parlato del suo show ma non solo di quello. Ne riportiamo qui alcuni estratti interessanti, direttamente dalle intervista concesse dalla comica a La Stampa e Today.it.
A una domanda sul tema centrale degli ultimi giorni, quello dello schiaffo di Will Smith a Chris Rock, Michela Giraud ha risposto così:
““Will Smith è stato ridicolo, perché aveva tutti i mezzi per rispondere per le rime a Chris Rock. Will Smith non è un medico di Vetralla: se vuole Vetralla se la compra. È una persona a cui la vita ha dato tutto e se non è d’accordo con una battuta sulla moglie sale sul palco e risponde a tono. Così si fa, il roast l’hanno inventato loro! E poi stavano per dargli un Oscar: ma prendilo e basta!”.
Nello show su Netflix disponibile a partire da oggi, Michela Giraud ha parlato della sindrome di Asperger di sua sorella, e ha spiegato questa scelta davanti alla domanda relativa a se avesse scelto di seguire il trend di raccontare la sua vita privata, come fatto in precedenza già da colleghi come Hannah Gadsby e Daniel Sloss:
“Non è un trend, sono sempre stata così. Ognuno sceglie di raccontare quello che vuole. Io sono sempre partita dal personale. Ho cominciato a scrivere il monologo su mia sorella, che parla di questa tematica più larga che è la disabilità, sei anni fa. L’ho fatto riposare come il sugo, perché per certe cose ci vuole un po’ di tempo. Ho proposto a Netflix questo argomento di cui non parlo mai e a loro è piaciuto. Dietro c’è un grande lavoro che parte da lontano. Non seguo i trend, seguo me stessa, da sempre. Nel bene e nel male”.
Sul suo sogno nel cassetto lavorativo che ancora non è riuscita a realizzare, Michela Giraud ha risposto così: “Paolo Sorrentino e un cameo in Un posto al sole”.