Midnight Mass, la serie tv horror di Mike Flanagan che unisce terrore e religione, è stata distribuita da Netflix nel 2021. Al tempo, pur essendo stata oscurata dall’uscita di Squid Game, è riuscita comunque a ottenere dei buoni numeri. La trama ruotava attorno a una piccola comunità dove l’arrivo di un prete molto carismatico coincideva con il verificarsi di eventi inspiegabili che avevano del miracoloso. Mike Flanagan, dopo aver raccontato una storia di fantasmi e di dolore nelle due stagioni di The Haunting, in Midnight Mass ha voluto raccontare i pericoli del fervore religioso attraverso le ombre del personaggio di padre Paul. La serie tv, proprio per come affrontato lo spinoso tema della fede, della morte e del libero arbitrio, ha ricevuto molte lodi da parte di diversi critici. Nonostante questo, Mike Flanagan è rimasto saldo nella sua idea di chiudere la storia della serie con la prima stagione.
I suoi progetti iniziali erano però molto diversi: Flanagan aveva un piano davvero interessante per Midnight Mass 2.
Mentre Mike Flanagan stava ancora sviluppando la storia alla base della serie, ha vagliato diverse possibilità e ad un certo punto ha pensato a uno sviluppo narrativo che avrebbe potuto portare a una stagione 2. Il creatore di Midnight Mass ha raccontato nel podcast Script Apart che all’inizio aveva pensato di risparmiare il personaggio di Riley, per poterlo rendere l’antagonista della storia nel prosieguo. Nella versione finale l’uomo è morto dinanzi a Erin, ma durante il lungo processo di sviluppo dello show Flanagan aveva pensato di riservare un destino molto diverso a questi due personaggi. Nei piani originali Erin avrebbe dovuto perdere la vita, mentre Riley -diventato un predicatore itinerante- sarebbe stato inseguito da Warren e Leeza. Ecco cosa ha spiegato Mike Flanagan a proposito:
“Mi ci sono voluti anni per rendermi conto che [Riley] doveva togliersi di mezzo. Questo ha davvero cambiato le cose in modo enorme. Avevamo iniziato a pensare a una potenziale seconda stagione dello show, in cui Riley combatte con l’angelo alla fine, e lo vedi con la gola squarciata. Non lo vedi mai morire sullo schermo. Sarebbe poi tornato come l’antagonista della seconda stagione nei panni di un predicatore itinerante. Warren e Leeza lo avrebbero inseguito attraverso l’America, cercando di ucciderlo perché ora era lui il villain della storia.“
Durante il lungo lavoro di lavorazione di Midnight Mass però Flanagan si è reso conto che lasciare che Riley sopravvivesse non era la scelta giusta. Ha cambiato quindi la storia, concentrandosi sul personaggio di Erin Greene e scrivendo un finale che fosse autoconclusivo. Se ha deciso di mettere da parte i suoi precedenti piani sul personaggio interpretato da Zach Gilford, è stato per un motivo preciso. Ecco cosa ha detto infatti:
“Una volta che abbiamo deciso che questa era in realtà la storia di Erin Greene e che lei era la nostra eroina, ho deciso di fare qualcos’altro che ero riluttante a fare, ovvero uccidere l’isola. […] Tutto questo, e loro che cantano ‘Nearer My God To Thee’, tutte le mie cose preferite del finale, non sarebbero mai successe se Riley fosse sopravvissuto. In quel caso avremmo realizzato una serie sul trionfo dell’ateismo, che non è lo spettacolo che volevo fare“.