Mike Tyson, il controverso pugile famoso per i diversi episodi di violenza che hanno caratterizzato la sua vita, sarà raccontato in una serie di otto episodi prodotta da Hulu. La piattaforma ha annunciato che produrrà la miniserie biografica sul pugile e Mike Tyson non l’ha presa per niente bene, arrivando a invitare a boicottare la piattaforma e la produzione. Mike Tyson si è distinto nel pugilato ma anche per svariati episodi di violenza, anche sessuale: il mondo delle serie tv ultimamente è funestato da scandali, di cui si devono ancora accertare le responsabilità. Ma intanto ne hanno già fatto le spese Marilyn Manson, accusato di violenze da Evan Rachel Wood, e Joss Whedon, contro cui si è scagliata Charisma Carpenter per mobbing e Michelle Trachtenberg per non meglio precisate molestie. Anche Armie Hammer è finito nel mirino per le presunte accuse di cannibalismo: ve ne abbiamo parlato in questo articolo.
Mike Tyson ha preso molto male l’annuncio che Hulu produrrà una miniserie non autorizzata sulla sua vita e ha affidato ai social il suo malcontento, invitando i suoi fan a boicottare il progetto e la piattaforma. Ecco il comunicato affidato dalla star del pugilato a Instagram:
“L’annuncio di Hulu di realizzare una miniserie non autorizzata della storia di Tyson senza compenso, per quanto a dir poco infelice, non è sorprendente. Questo annuncio, sulla scia delle disparità sociali nel nostro paese, è un ottimo esempio di come l’avidità aziendale di Hulu abbia portato a questa sorda appropriazione culturale della storia della vita di Mike Tyson. Fare questo annuncio durante il Black History Month conferma solo la preoccupazione di Hulu per il guadagno a discapito del rispetto dei diritti delle storie dei neri. Hollywood deve essere più sensibile alle esperienze dei neri, soprattutto dopo tutto ciò che è accaduto nel 2020. La vera storia autorizzata da Mike Tyson è in fase di sviluppo e sarà annunciata nei prossimi giorni. L’annuncio da parte di Hulu del furto di una storia di atleti neri durante il mese della storia nera non potrebbe essere più inappropriato o stonato”.
Lo sceneggiatore della serie, che secondo le prime indiscrezioni dovrebbe chiamarsi Iron Mike, è Steven Rogers (Tonya) e lo showrunner Karin Gist (Grey’s Anatomy). Nel team ci saranno anche Bryan Unkeless e Scott Morgan di Clubhouse Pictures, Margot Robbie, Tom Ackerley e Brett Hedblom di LuckyChap e Darin Friedman di Entertainment 360, ovvero la squadra che ha già lavorato al film I, Tonya, anche quello incentrato sulla figura controversa della pattinatrice.
La serie parlerà dei successi ma anche, doverosamente, dei molteplici lati oscuri di Mike Tyson. Nel 1992 la star del pugilato viene accusata di stupro: condannata a sei anni, durante la detenzione in carcere si convertirà all’Islam e verrà rilasciato nel 1995. Gli anni successivi sono caratterizzati da un declino, anche sportivo: dopo una squalifica nel mondiale WBC, perde il titolo WBA contro Evander Holyfield, in un match che resterà tristemente nella storia. Durante l’incontro Mike Tyson si scagliò contro l’avversario, mordendogli un orecchio fin quasi a strapparlo. Nel 2005, dopo una lunga sfilza di insuccessi e una serie di sconfitte per KO, ha annunciato il suo ritiro.
Mike Tyson sostiene nel suo post su Instagram di stare lavorando a un suo progetto personale sulla sua vita. Al momento non risultano indiscrezioni in questo senso: risulta anche difficile credere che dietro la volontà di Hulu di produrre una miniserie sulla sua vita ci sia una bieca volontà di arricchirsi e motivazioni di carattere razziale. Tra le due, la seconda risulta a dir poco surreale: perché dovrebbe essere razzista parlare di un atleta che, per quanto forte e titolato, si è macchiato di reati e che, circostanza assolutamente non correlata a ciò, si dà il caso sia nero? Vedremo chi finirà KO tra Hulu e Mike Tyson.