In questo momento, Millie Bobby Brown è al centro dell’attenzione di molti. Qualche giorno fa, infatti, è uscita la prima parte della quarta stagione della serie che l’ha resa nota al grande pubblico, ovvero Stranger Things (qui potrete trovare la recensione), nella quale la giovane attrice interpreta Eleven. Grazie anche alla brillante interpretazione di questo personaggio, la Brown, appena diciottenne e attrice sin da quando ne aveva dodici, ha potuto vedere la sua fama crescere e consolidarsi nel giro di pochi anni.
Purtroppo, sappiamo che una così ampia visibilità porta a volte dei risvolti negativi e provoca episodi indesiderati. Nel corso degli anni, l’attrice è stata più volte vittima di violenze verbali: da un lato, infatti, la Brown è stata criticata perché considerata troppo matura per la sua età, dall’altro è stata spesso umiliata e sessualizzata. Un episodio particolarmente esemplare in questo senso è quello delle calunnie ricevute dalla star di TikTok Hunter Ecimovic, il quale aveva diffuso notizie false in merito alle sue presunte avventure sessuali con l’attrice. Sfortunatamente, di recente Millie Bobby Brown si è ritrovata per l’ennesima volta vittima di una vicenda a dir poco spiacevole.
In questi giorni è trapelata la notizia che qualche settimana fa, mentre si trovava sul set del nuovo film fantasy di Netflix intitolato Damsel, nel quale avrà un ruolo da protagonista, la Brown è stata perseguitata da un fan. A quanto pare l’uomo, un 26enne di nome Dalian Martin, avrebbe tentato di intrufolarsi sul set londinese con l’obiettivo di incontrare la giovane attrice. Per avvicinarsi alla Brown, l’uomo avrebbe ingannato la sicurezza, costringendo lo staff del film a rivolgersi alle autorità competenti.
Ma non è finita qui: pare infatti che Dalian Martin abbia perseguitato Millie Bobby Brown in almeno un’altra occasione. Infatti, sembra che l’uomo abbia fatto irruzione anche nella location in cui l’attrice stava registrando il suo podcast. Visti i ripetuti tentativi di stalking, l’attrice ha deciso di rivolgersi al tribunale.
La giuria ha imputato Martin di aver compiuto “atti associati allo stalking“, accusandolo di aver mentito alle guardie di sicurezza di Millie Bobby Brown per avvicinarsi a lei “per ragioni sconosciute”. I documenti ufficiali della corte attestano appunto che “in due occasioni Martin si è recato in location dove la Brown era impegnata a girare per Netflix e a registrare il suo live podcast“.
Il tribunale ovviamente si è espresso in favore della Brown e ha emesso una temporanea ordinanza restrittiva che vieta a Martin di avvicinarsi ai luoghi frequentati dall’attrice e dalla sua famiglia, di contattare l’attrice o i suoi famigliari, di scattarle fotografie o riprenderla, di “aspettarla o seguirla”. Martin dovrebbe tornare in tribunale il 7 luglio, quando, in caso di mancato rispetto delle direttive, potrebbe essere incarcerato.