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Monsters 2 – Anche Javier Bardem commenta le critiche dei (veri) fratelli Menéndez alla serie di Ryan Murphy

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Dopo Dahmer, Ryan Murphy porta su Netflix la storia dei fratelli Menéndez nella serie tv Monsters – La storia di Lyle ed Erik Menéndez.

La storia racconta dei fratelli Lyle ed Erik Menéndez, che vengono condannati nel 1996 per l’omicidio dei loro genitori, José e Kitty Menéndez. Mentre l’accusa sostiene che stessero cercando di ereditare la fortuna di famiglia, i fratelli hanno affermato e rimangono irremovibili fino ad oggi, mentre scontano l’ergastolo senza possibilità di libertà vigilata, che le loro azioni derivavano dalla paura di una vita di abusi fisici, emotivi e sessuali. Qui puoi leggere la nostra recensione di questa serie tv.

Lyle ed Erik Menéndez stanno ancora scontando l’ergastolo. Come si specifica alla fine della serie tv, i due fratelli non hanno mai ammesso la loro colpevolezza e per tutti questi anni hanno sempre continuato a sostenere la versione degli abusi.

Erik Menéndez ha criticato duramente la serie, ritenendola una “rappresentazione disonesta”. Anche la famiglia “allargata” dei Menéndez ha fatto dichiarazioni criticando la serie. In tutta risposta Murphy ha difeso la serie affermando: «È la cosa migliore accaduta ai fratelli negli ultimi 30 anni».

Sul tema si è espresso anche Javier Bardem, interprete di José Menéndez, che ha dichiarato di comprendere la difficile situazione dei fratelli Menendez, ma ha sottolineato la sua “apertura” come attore.

Monsters 2: Javier Bardem afferma di avere rispetto per i Menéndez e la loro idea sulla serie

Come riporta CBR, Javier Bardem è stato intervistato da Sky News in merito alla serie di Ryan Murphy e alle critiche arrivate dai fratelli. Bardem dice di avere totale rispetto per loro:

I miei sentimenti sono di totale rispetto per [Erik] e suo fratello per qualsiasi dichiarazione sulla rappresentazione della loro vita, in questa versione fatta da Ryan [Murphy] e Ian Brennan basata su fatti ma anche su indagini e ricerche. E naturalmente, ha il diritto di apprezzare o non apprezzare, e io sostengo questa espressione.”

Poi ha aggiunto in merito al suo lavoro:

“Detto questo, la linea etica che devi seguire quando interpreti qualcuno in una serie delicata come questa è quella di tralasciare il giudizio e concentrarti sulla curiosità relativa al materiale, che so essere molto, molto forte sulla base di anni di ricerca”.

Continua dicendo che come attore, fai semplicemente il tuo lavoro e riponi tutta la fiducia nei creatori. Si tratta più di visioni diverse e punti di vista diversi da parte di persone diverse nella serie e tutto è aperto all’interpretazione. Come attore, devi essere aperto a questo”.