La seconda stagione di Monsters ha acceso i riflettori sulla triste vicenda dei fratelli Menéndez.
Questa serie tv di Ryan Murphy ha deciso di raccontare le storie dei serial killer più noti della storia degli Stati Uniti. Dopo il grande successo della prima stagione, che aveva per protagonista Jeffrey Dahmer, in Monsters 2 la serie ha ricostruito la terribile storia dei fratelli Menéndez. In queste settimane sta facendo molto discutere la rappresentazione che Ryan Murphy ha fatto del rapporto tra i due fratelli. Erik Menendez in persona ha attaccato duramente la serie Netflix e Ryan Murphy: «È una rappresentazione disonesta». Il creatore della serie tv ha risposto alle critiche fatte con delle dichiarazioni piuttosto controverse: «Avevamo l’obbligo di mostrare tutto». Il successo della serie tv Netflix ha fatto interessare il pubblico alla vicenda dei due ragazzi, che nel 1989 hanno ucciso i propri genitori. Questa settimana è arrivato sulla piattaforma di streaming un documentario, che approfondirà questo caso di cronaca nera.
Adesso anche Kim Kardashian è intervenuta sulla storia dei due fratelli, protagonisti di Monsters 2, per chiedere la loro liberazione.
Vi avevamo già raccontato che, dopo il debutto della serie tv su Netflix, Kim Kardashian (e l’attore Kosh) avevano fatto visita ai fratelli in carcere. Ora l’influencer e modella ha deciso di fare di più e prendere la parola per porre l’attenzione sul caso dei due fratelli Menéndez. Intervistata da NBC News, Kim Kardashian ha spiegato perché ritiene che Lyle ed Erik Menéndez non meritino l’ergastolo:
“Siamo tutti il prodotto delle nostre esperienze. Esse plasmano chi eravamo, chi siamo e chi saremo. Fisiologicamente e psicologicamente, il tempo ci cambia, e dubito che qualcuno possa affermare di essere la stessa persona che era a 18 anni. Io so di non esserlo! […] Ho passato del tempo con Erik e Lyle: non sono mostri. […] Le uccisioni non sono giustificabili. Voglio che questo sia chiaro. Né il loro comportamento prima, durante o dopo il crimine. Ma non dovremmo negare chi sono oggi, con i loro 50 anni”.
Kim Kardashian ha motivato le sue parole, sottolineando come i Menendez abbiano agito a causa dei traumi che hanno subito. Sono stati probabilmente “abusati sessualmente, fisicamente ed emotivamente per anni dai propri genitori” e questo li ha spinti a commettere l’assassinio. Secondo lei, inoltre, l’assoluzione di O.J. Simpson ha finito per influenzare l’esito del processo dei fratelli Menéndez:
“Otto giorni dopo l’assoluzione di O.J. Simpson cominciarono le arringhe iniziali del secondo processo a Erik e Lyle. Tuttavia, questa volta il giudice aveva cambiato le regole. I due fratelli furono processati insieme di fronte a una sola giuria, gran parte delle prove degli abusi erano chiaramente inammissibili, e l’opzione di omicidio colposo non era più disponibile. Inoltre, alcuni testimoni furono esclusi dalla possibilità di testimoniare sui presunti abusi, privando la giuria di prove cruciali. Il procuratore, che aveva sostenuto con successo l’esclusione delle testimonianze sugli abusi, derise la difesa dei fratelli durante la sua arringa finale per non aver prodotto alcuna prova di abuso” .