Il 2023, come già sapevamo, è l’anno della rivoluzione per Netflix. Con un terreno sapientemente preparato già da oltre un anno, quest’anno Netflix sta mettendo fine alla condivisione delle password, tentando quindi di arginare il fenomeno degli account condivisi tra troppe persone. Si stima infatti che siano ben 100 milioni le persone che usufruiscono di un profilo altrui, 3 milioni solo in Italia. Numeri troppo importanti, che il colosso streaming ha deciso di non ignorare più correndo ai ripari, e introducendo quindi il blocco alla agli account condivisi che da mercoledì sera è ufficiale anche in Italia.
Una mossa valutata e studiata nei minimi dettagli dai vertici dell’azienda, che hanno cominciato a introdurre il blocco degli account condivisi dapprima in America Latina per poi estendere gradualmente la misura ad altri paesi: Spagna, Portogallo, Canada, da poco USA e adesso appunto anche in Italia e in altri paesi europei. Una mossa discussa, ma ritenuta necessaria da Netflix, che per la prima volta si è trovata a dover fronteggiare nel 2022 un calo di utenti iscritti alla piattaforma, e ha deciso di reagire in più modi diversi: l’introduzione di un abbonamento più economico con la pubblicità al suo interno (abbonamento che però manca di alcuni titoli importanti come The Office), e appunto lo stop alla condivisione degli account, che sta introducendo in maniera progressiva in vari paesi del mondo.
Netflix sa benissimo che una misura di questo genere sta portando e porterà a reazioni negative da parte di una fetta degli utenti, ma al contempo è consapevole del fatto che 100 milioni di utenti non paganti sono troppi per poter continuare a chiudere un occhio. Il punto, però, è che Netflix potrebbe essere solo l’apripista. Così come fu a suo tempo nel lancio del mercato dello streaming televisivo, Netflix oggi potrebbe farsi pioniere di una pratica (quella del blocco della condivisione degli account) che stando a quanto dicono negli Stati Uniti sta infastidendo sempre più anche altri giganti dello streaming.
La necessità di continuare a crescere e incrementare i guadagni potrebbe spingere molti servizi streaming ad adottare la stessa misura che ha cominciato ad adottare Netflix: questo perchè molti colossi streaming cominciano a subire perdite sostanziose nel tempo a causa della pratica di condivisione massiva degli account. Questo è lo scenario temuto da diversi investitori, ed è uno scenario ritenuto ad alta probabilità di realizzazione.
Insomma, il blocco della condivisione delle password da parte di Netflix potrebbe essere solo l’inizio di una nuova rivoluzione per il mercato dello streaming mondiale: orecchie tese, perchè qualcosa di grosso si sta muovendo.