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Netflix crea la categoria Black Lives Matter: «È un dovere nei confronti degli abbonati»

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Negli Stati Uniti d’America continuano, dopo ben due settimane, le manifestazioni del movimento Black Lives Matter, dopo la morte dell’afroamericano George Floyd da parte di un agente della polizia.
Le manifestazioni sono ampiamente sostenute dai media e da molte persone del mondo dello spettacolo che ne hanno preso parte.
Anche le piattaforme streaming hanno condiviso il loro supporto alla causa, e Netflix ha deciso di creare qualcosa in più. In un comunicato diffuso in questi giorni si legge:

Quando diciamo Black Lives Matter, che le vite dei neri hanno importanza, intendiamo che anche lo storytelling black ha importanza. Consapevoli che il nostro impegno verso un cambiamento sistemico veritiero necessiterà di tempo, iniziamo dando evidenza a narrazioni potenti e complesse riguardanti la black experience.

Stay woke” – Thr0ugh The Mirr0r

All’interno del catalogo della piattaforma streaming c’è una raccolta dal nome Black Lives Matter, che racchiude quaranta produzioni fra film, documentari e serie televisive.
Scorrendo fra i titoli si può leggere il documentario 13th e la serie televisiva When They See Us, entrambi realizzati da Ava DuVernay; numerosi titoli importanti del regista Spike Lee tra i quali Lola Darling, She’s Gotta Have It e il nuovo arrivato Da 5 Bloods.
Tra le serie televisive ci sono anche Pose (con la nuova stagione), Orange Is The New Black e Dear White People, criticata per delle scelte dalla stessa comunità afroamericana.

Fra i titoli dedicati ai documentari spiccano LA 92 (che riguarda le famose rivolte del 1992, a seguito della sentenza del caso Rodney King) e Chi ha ucciso Malcolm X?
Lo scorso 30 maggio Netflix aveva già preso posizione con questo messaggio, diffuso su tutti i suoi social network:

Stare in silenzio vuol dire essere complici. Abbiamo una piattaforma e il dovere nei confronti dei nostri abbonati, impiegati, creativi e star afroamericani di farci sentire.

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