Netflix rischia di perdere moltissimi dei suoi iscritti. Questa la conseguenza di una scelta della casa di streaming, che sta indirettamente “incentivando” parecchi utenti a disdire l’abbonamento.
Nonostante i prodotti Netflix riscuotano ancora tantissimo successo – basti guardare i numeri stellari che ha generato The Irishman di Martin Scorsese – questo non è più sufficiente. Il calo di iscrizioni sembra comunque inevitabile.
I prodotti di qualità non sono più abbastanza?
Ma il problema più grande che induce gli utenti a lasciare il sito di streaming è il prezzo. Sebbene ancora basso, sembrerebbe non essere più conveniente per gli utenti come invece appaiono molti altri.
Infatti secondo l’economista newyorkese Laura Martin nel solo periodo del 2020 gli abbonati al sito, in particolar modo quelli americani, potrebbero diminuire di ben 4 milioni. Questi sono i dati che ha ricavato per un reportage di Bloomberg.
L’azienda creata da Reed Hastings e Marc Randolph ha già subito gravi perdite la scorsa estate. La cifra si avvicina ai 17 milioni di dollari che è pari al 10% del fatturato totale.
La forza di Netflix, in particolar modo al momento del suo debutto, era la totale assenza di qualcosa di simile sul mercato. La concorrenza per quanto riguarda i servizi di streaming oggi sta diventando davvero spietata.
La concorrenza spietata mette alla prova Netflix
Con l’uscita di nuove offerte a prezzi super competitivi come quelle di Apple TV e Disney+, gli spettatori sono sempre più orientati a testare queste nuove proposte in circolazione. Sono in pochi a preferire di rimanere fedeli alla ormai veterana Netflix.
L’unico modo per evitare il crollo delle utenze sembra quello di ridurre il prezzo degli abbonamenti. La cifra ideale si aggira tra i 5 e i 7 dollari, come indica Laura Martin. Il tutto dovrebbe anche essere accompagnato da una forte campagna pubblicitaria che invogli le iscrizioni.
Ora resta solo una domanda: Netflix sarà disposta a scendere a compromessi e iniziare a lottare con la concorrenza?