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Mentre la Disney si prepara a lanciare il suo servizio di streaming a novembre, continua a tagliare i ponti con il suo collaboratore Netflix. L’azienda di Topolino starebbe infatti vietando la messa in onda delle pubblicità su contenuti originali prodotti da Netflix sulle sue reti di intrattenimento. Tuttavia, i dirigenti dell’azienda continuano a dire di non avere interesse a “uccidere” Netflix con i loro progetti futuri.
Variety ha appreso che le emittenti come ABC, Freeform e FX non manderanno più in onda pubblicità di film e serie tv originali Netflix.
La fonte afferma che la Disney consentirà comunque agli spot di andare in onda su ESPN. Ma sembrerebbe che non sia stata colpita soltanto Netflix da tutto questo; secondo quanto riferito, la casa di Topolino sta informando gli altri concorrenti che non diffonderà più annunci per i loro contenuti esclusivi, a meno che il loro rapporto con la Disney non abbia un impatto sulla pubblicità, sulla distribuzione o sulla programmazione dell’azienda.

Mentre è ovvio il motivo per cui Disney non voglia promuovere i servizi della concorrenza, c’è un rischio inerente a questa mossa.
Come notato nel rapporto pubblicato da Variety, lo streaming video è una delle categorie in rapida crescita quando si tratta di entrate pubblicitarie televisive, e la Disney sta per perdere milioni di dollari in pubblicità (che, invece, andrebbero ai suoi rivali) tagliando Netflix dell’equazione. Quest’ultima non ha timore nello spendere quando si tratta di commercializzare i suoi contenuti originali proprio su reti di proprietà Disney. All’inizio di quest’anno, ha pagato profumatamente per il primo teaser trailer del film The Irishman di Martin Scorsese, durante gli Oscar su ABC.
Questa mossa serve solo a mostrare quanto la Disney scommetta sul suo servizio di streaming puntando a diventare un successo nel prossimo anno.
Se questa decisione aiuterà o ostacolerà la Disney a lungo termine, però, solo il tempo potrà dircelo.