Vai al contenuto
Home » News

L’ultima docuserie di Netflix sta traumatizzando parecchio gli amanti dei gatti

netflix
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Se siete amanti degli animali e la violenza su di loro vi fa stare male, evitate di guardare l’ultima docuserie Netflix, Giù le mani dai gatti: caccia al killer online. Questo documentario, dal titolo originale di Don’t F**k With Cats: Hunting an Internet Killer e composto di 3 episodi, sta traumatizzando molti di quelli che, iniziandola, non sanno cosa li aspetta.

Ciò di cui parla è la caccia all’uomo ingaggiata da alcune persone che si sono trovate davanti a uno scioccante video su Internet. Un uomo aveva infatti postato un filmato nel quale torturava e uccideva (e di più non scenderemo nei dettagli) due poveri gattini. In seguito alla popolarità ottenuta per il suo gesto (grazie alla caccia partita per trovarlo ma anche al morboso interesse di chi cercava il video) quest’uomo ha fatto il salto che alcune delle persone coinvolte nella caccia temevano che facesse: dall’uccidere gatti all’uccidere un uomo. Cosa che ha fatto e documentato con un altro video, poi postato. È stato grazie a dettagli contenuti in questi video che alcuni utenti, tra cui Deanna Thompson e John Green, sono riusciti a stanarlo.

netflix

La docuserie segue il classico format del documentario true crime, apparentemente forse non molto diverso da altri documentari Netflix, come ad esempio Conversazioni con un killer: Il caso Bundy. Ciò che non viene dato prima, né nel pubblicizzarla né nella descrizione su Netflix, è un avviso alla sensibilità degli spettatori.

Perché anche se non viene mostrata effettivamente la violenza compiuta da quest’uomo né sui gatti né sulla persona che ha ucciso, vengono comunque mostrati dei pezzi dei video. In alcuni momenti non si vede ma si sente in sottofondo ciò che sta accadendo, o comunque ne viene fornita una descrizione. Il tutto è davvero molto crudo e, soprattutto, potrebbe risultare traumatico per chi è particolarmente sensibile alla violenza sugli animali e anche per chi solitamente non lo è così tanto.

Per chi è appassionato di storie di serial killer e di documentari su crimini veramente accaduti, può essere la docuserie che fa per voi. Ma occhio alle possibili conseguenze: non è per tutti.

Leggi anche: Netflix allerta su Twitter: «Non guardate la docuserie su Ted Bundy da soli»