Netflix non si è mai tirata indietro davanti alle innovazioni e non lo ha fatto neanche in questa occasione.
Uscirà infatti un episodio interattivo della Serie animata Stretch Armstrong and the Flex Fighters in cui lo spettatore potrà dare il suo contributo.
C’è chi apprezzerà e chi invece vorrebbe far fare tutto il lavoro sporco ai creatori e agli sceneggiatori delle Serie, ma questo è un passo innovativo importante nel mondo delle Serie Tv.
Immaginatevi di poter decidere voi che fine faranno i cattivi o come salvare i buoni!
Questo caso specifico di episodio interattivo riguarda un episodio di Stretch Armstrong and the Flex Fighters, precisamente intitolato The Breakout.
Gli autori della Serie Tv ammettono che l’idea è partita tutta da Netflix, durante una riunione la dirigenza del sito streaming ha esposto l’idea e i creatori della Serie animata Chris “Doc” Wyatt e Kevin Burke hanno accettato la sfida con entusiasmo. Ecco le parole di Wyatt:
“Abbiamo subito detto di sì. […] Eravamo appassionati di libri interattivi. L’idea della narrazione ramificata è estremamente interessante per noi. Quindi abbiamo colto al volo l’occasione.”
Nonostante la voglia di mettersi in gioco, i creatori ammettono comunque che non è stato facile far fronte alla mole di lavoro che porta un episodio interattivo. Il lavoro non si concentra più solo sul decidere in che direzione vada la storia della puntata, ma decidere in quanti modi potrebbe scorrere la storia!
Burke ricorda delle condizioni al muro dell’ufficio degli showrunner: pieno di post-it collegati l’uno all’altro da fili, quasi come si dovesse risolvere un crimine.
Infatti racconta:
“Non c’era un percorso lineare. Quindi è stato divertente, perché qualsiasi cosa pensavamo potesse accadere, potevamo scriverla lì e farla accadere. La maggior parte delle volte partorisci un sacco di idee e le butti tutte tranne una, ma in questo caso abbiamo potuto mantenere la maggior parte delle idee.”
Per quanto possa essere più impegnativo probabilmente Netflix in questo modo da la possibilità alla fantasia dei creatori delle Serie di non doversi accontentare di un solo svolgimento, ma poter ampliare gli orizzonti e giocare ancora di più con la fantasia. Questa idea è un’ottima occasione per tutti!
Per renderci conto di cosa significa creare un episodio interattivo bastano alcuni numeri: 27/28 sono le pagine tipiche dello script di una puntata di Stretch Armstrong and the Flex Fighters, 114 sono quelle dello script dell’episodio speciale The Breakout. Secondo Burke girare con lo script di The Breakout era come “portare in giro un elenco del telefono”.
Non bastano il numero di pagine per renderci conto? Passiamo allora alla lunghezza dei filmati: 2.000 piedi (610 metri) sono i metri di filmati che vengono spediti allo studio di animazione per un classico episodio da 22 minuti, per The Breakout sono stati spediti 6.000 piedi di filmati (IL TRIPLO!).
I due creatori sono stati interpellati anche sulla questione di quale genere potrebbe sfruttare al meglio l’interattività degli spettatori.
Wyatt risponde Doctor Who dichiarando:
“Se, durante l’infanzia, avessi potuto scegliere vari finali i un episodio di Doctor Who, mi sarebbe piaciuto moltissimo.”
Burke risponde con un generale horror e crime dicendo:
“Nel genere horror o investigativo hai un personaggio che risolve enigmi e mette insieme un puzzle. Penso che trarrebbero grande beneficio da questo tipo di narrazione, dove prendi effettivamente una decisione per cercare di seguire i vari personaggi.”
Beh, allora computer o tablet alla mano che chi decide potremmo essere noi miei cari!