Netflix, il popolare colosso dello streaming, è in questi giorni sotto attacco nell’ambito dello sciopero che da diverse settimane sta paralizzando Hollywood. Le proteste erano partite dal sindacato degli sceneggiatori, la Writers Guild of America, che lo scorso 2 maggio era sceso in strada per chiedere migliori condizioni per i membri del reparto di sceneggiatura. Col passare dei mesi gli Studios si sono rifiutati di scendere a patto con gli sceneggiatori e lo sciopero si è allargato: anche il sindacato degli attori, SAG-AFTRA, si è unito alle proteste. Era dal 1960 che non accadeva qualcosa del genere: le riprese di tutti i film e delle produzioni televisive sono state rimandate a data da destinarsi e l’industria resterà ferma ancora a lungo. Unicamente le riprese di pochi show, come lo spin-off di Game of Thrones, stanno procedendo senza troppi intoppi. Gli attori statunitensi, oltre a non girare alcuna scena, non potranno presenziare a nessun evento per presentare i loro prodotti e non parteciperanno ai Festival previsti per i prossimi mesi. I membri della SAG-AFTRA, guidata dalla presidente Fran Drescher, stanno protestando per costringere gli Studios a pagare i residuals e a regolamentare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo del cinema e della tv.
Proprio nel mezzo delle proteste che stanno bloccando Hollywood, Netflix ha pubblicato un’offerta di lavoro legata all’IA che ha fatto molto discutere.
Le ultime mosse del colosso dello streaming dimostrano che gli attori fanno bene a preoccuparsi: Netflix vuole investire sempre di più sull’intelligenza artificiale. Se qualche giorno fa era stato assunto un regista esperto in Intelligenza Artificiale per i contenuti videoludici, ora un annuncio di un’offerta lavorativa ha sollevato un polverone. Come riportato da The Intercept, la piattaforma cerca un Product Manager di Machine Learning/AI e offre per questa posizione uno stipendio annuo che potrebbe andare dai 300.000 ai 900.000 dollari. Nell’annuncio c’è scritto anche di cosa dovrebbe occuparsi questa nuova figura:
“Vogliamo usare l’apprendimento delle macchine per aiutare a delineare il nostro catalogo di film e show televisivi imparando le caratteristiche che fanno ottenere il successo a un contenuto. La utilizziamo per ottimizzare la produzione di film e show originali nello studio in rapida crescita di Netflix.“
Questo dimostra che, se da un lato Netflix si rifiuta di pagare i residuals e di aumentare la paga di sceneggiatori e attori, dall’altro prevede di aumentare gli investimenti nel campo dell’intelligenza artificiale. Naturalmente l’annuncio ha mandato su tutte le furie gli attori, che sono scesi in strada per protestare anche contro l’utilizzo incontrollato da parte degli Studios dei programmi di intelligenza artificiale. L’attore Rob Delaney, che di recente ha preso parte a un episodio di Black Mirror, ha commentato duramente la questione:
“Quindi vogliono pagare $ 900.000 all’anno per un soldato nel loro empio esercito dell’intelligenza artificiale, quando quella stessa quantità di guadagni potrebbe pagare a trentacinque attori e alle loro famiglie l’assicurazione sanitaria? È semplicemente macabro. Essendo stato povero e ricco in questa faccenda, posso assicurarti che c’è abbastanza denaro da far girare, si tratta semplicemente di priorità .“