Le cose in casa Netflix stanno cambiando. Se fino a ora la volontà è sempre stata quella di puntare sui prodotti originali, oggi le idee sono diverse. Gli investimenti per le produzioni non saranno più grandi come in passato.
La rivincita dei prodotti a basso costo
La strategia della piattaforma di streaming sta cambiando. A detta dello Chief Content Officer Ted Sarandos, l’azienda ha deciso di ridistribuire il proprio budget focalizzandosi maggiormente sull’acquisto di prodotti a basso costo. La spesa decisiva spetta da questo momento a un gruppo ristretto di dirigenti.
La scelta appare chiara analizzando il flusso di cassa del sito di streaming nel primo semestre del 2019, in negativo di ben 380 milioni di dollari. Rispetto ai dati del 2018, quest’anno la differenza è di ben 100 milioni di negativo in più.
La perdita di denaro è perciò un grande problema per Netflix che sta chiaramente vagliando nuove strategie per rientrare del deficit dei bilanci. Se tutto ciò fosse confermato starebbe a significare un grande ridimensionamento nei contenuti originali del canale.
Bilanci in perdita rispetto al 2018
A quanto pare non bisogna temere per le serie originali già in produzione, che continueranno ad andare avanti senza nessuna modifica. Il problema sorge nelle future produzioni originali. Idee come quella di Triple Frontier, dai costi complessivi di più di 115 milioni di dollari, non vedranno più la luce tramite finanziamenti elargiti da Netflix.
Nel frattempo però il portavoce dell’azienda internazionale ha tentato di smentire le voci che circolano riguardo questa faccenda.
Non c’è stato alcun cambiamento nei nostri budget sui contenuti, né grandi cambiamenti sui tipi di progetto su cui stiamo investendo o nel modo in cui li approviamo.
La verità è quindi ancora molto confusa al momento. Gli utenti di Netflix possono comunque continuare a guardare tranquillamente i prodotti già distribuiti sulla piattaforma streaming.