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Oscar 2022, è ancora polemica: stavolta tocca a Netflix per il premio miglior film d’animazione

Netflix
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Netflix entra a gamba tesa nel clima arroventato che ha seguito la notte degli Oscar 2022, un evento all’insegna dei soliti premi allo sbadiglio ma miracolosamente ravvivata dal ceffone di Will Smith a Chris Rock, reo di aver fatto una battuta infelice sulla moglie dell’attore, Jada Pinkett. In questo caso la materia del contendere è la categoria dei film d’animazione: a Netflix non è andato giù un dialogo tra le presentatrici Lily James, Halle Bailey e Naomi Scott.

Le attrici, infatti, hanno introdotto la categoria dei film d’animazione con uno scambio che ha fatto storcere il naso a molti e, non da ultimo, anche alla stessa Netflix. Lily James, Halle Bailey e Naomi Scott hanno infatti sottolineato come la categoria sia particolarmente amata dai bambini, con frasi come

“Così tanti bambini guardano questi film ancora e ancora e ancora e ancora e ancora e ancora”

oppure

“Alcuni genitori sanno esattamente di cosa stiamo parlando!”

Un dialogo che molti hanno giudicato decisamente poco rappresentativo di ciò che sono i film d’animazione nel 2022. Tra i candidati (a vincere l’ambita statuetta il sopravvalutato Encanto) c’era anche il documentario danese Flee, che non è un film per bambini.

Le attrici sono state incredibilmente superficiali nel descrivere una categoria di film che da anni, mica dall’altro ieri, è in grado di comunicare e trasmettere emozioni a grandi e piccoli e che anzi, in molti casi ha prodotto film che non erano assolutamente pensati per un pubblico di bambini.

Una levata di scudi si è alzata in difesa del mondo dell’animazione: dal fronte Netflix il produttore de I Mitchell contro le macchine, Phil Lord, ha twittato, ripreso anche da Lee Unkrich (Toy Story 3 e Coco)

“Geniale definire l’animazione qualcosa che viene vista dai ragazzini e che invece gli adulti devono sopportare”.

Naturale la reazione di Netflix, dal momento che il film d’animazione che vede una famiglia improbabile sfidare lo strapotere di macchine intelligenti era dato tra i favoriti per la statuetta ed è stato battuto da un altro film, sempre con una famiglia improbabile protagonista.

Da anni i fan e i creativi chiedono all’Academy maggior rispetto nei confronti dei film d’animazione e soprattutto una politica meno concorrenziale. Si sospetta, infatti, che esista una sorta di partnership segreta tra gli Oscar e la Disney per far trionfare sempre i film di quest’ultima: anche quando, e il caso di Encanto lo dimostra, non sono assolutamente all’altezza dei concorrenti.

Ora che nel gioco c’è anche un gigante come Netflix, come potrebbe cambiare la situazione?

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