Netflix al centro delle polemiche: in Tunisia, infatti, non hanno apprezzato affatto l’assegnazione del ruolo di Annibale a Denzel Washington.
La motivazione? L’attore, secondo il quotidiano locale La Presse de Tunisie, non sarebbe adatto a interpretare il celebre condottiero cartaginese in un film Netflix incentrato sulla sua figura che verrà girato nel 2024. Secondo il giornale tunisino, infatti, il generale era “un bianco semita” e di conseguenza ritengono inopportuna un’assegnazione del genere. Netflix finisce quindi sotto attacco da parte del quotidiano in quanto “portavoce della cultura woke e dell’afrocentrismo”. Polemiche anche a proposito dell’età: Annibale, al tempo della vittoria di Canne contro i romani (evento centrale nel film), aveva 29 anni, mentre Denzel Washington ne ha attualmente 68.
Le critiche non sono state avanzate solo da parte de La Presse de Tunisie: una petizione che chiede all’azienda di “annullare il suo pseudo-documentario” ha raccolto finora 1300 firme, e anche la deputata Yassine Mami ha interpellato Hayet Ketat-Guermazi, Ministro della Cultura del Paese, a tal proposito: “Esiste un rischio di falsificazione della storia: bisogna prendere posizione e difendere l’identità tunisina”, sostiene la parlamentare. E incalza, chiedendole di “agire contro il tentativo di rubarci la storia”. Puntuale la risposta della ministra: “Si tratta di fiction. È loro diritto fare quello che vogliono: Annibale è un personaggio storico, anche se siamo tutti fieri che fosse tunisino. Ma cosa possiamo farci? Spero che decidano di girare almeno una sequenza da noi e che questo sia pubblicizzato. Vogliamo che la Tunisia torni a essere una piattaforma produttiva, dove si girano film stranieri”.
Non è la prima volta che Netflix si ritrova a dover affrontare una polemica del genere.
Il criticatissimo docufilm Queen Cleopatra, uscito nel corso del 2023, fu attaccato duramente da un ministro egiziano per motivazioni simili: la celebre regina d’Egitto fu infatti interpretata dall’attrice nera Adele James.