Netflix è in crisi? L’aumento dei prezzi e lo stop agli account condivisi rischiano di allontanare il pubblico? Sì, ma è ancora la numero uno.
Almeno in Italia, almeno nel 2023. Lo sostengono i dati raccolti negli ultimi mesi dalla nota applicazione JustWatch. Le rilevazioni effettuate nel trimestre luglio-settembre danno un esito molto chiaro: Netflix è ancora la piattaforma di streaming più utilizzata in Italia. Ma il suo primato non è incontrastato: al suo 30% (due punti in più rispetto a un anno fa) segue l’importante 27% conquistato da Prime Video, il servizio di streaming di Amazon, stabile negli ultimi dodici mesi. E le altre? Le ritroviamo nel grafico di JustWatch:
Al terzo posto troviamo Disney+ con il 18% di percentuale, anch’essa in crescita di due punti rispetto all’anno scorso. Distante, al quarto posto, Now (6%, 8 se si include Sky Go), poi Paramount+ al 5%, autrice di una scalata rapida dalle proiezioni interessantissime, e Infinity (anch’essa migliorata rispetto alle ultime rilevazioni). TimVision crolla al 2% (un anno fa era addirittura al 6), mentre sorprende non poco l’assenza di Apple Tv+, lontana nelle retrovie nonostante l’ottima qualità del suo catalogo (anche se ci sono delle spiegazioni tecniche che potrebbero dare una risposta parziale in questo senso).
I dati stupiscono solo fino a un certo punto: le conseguenze dei cambiamenti radicali che vivrà il mondo dello streaming nei prossimi anni si vedranno solo alla distanza, e al momento i dati riflettono una fase di transizione in cui gli equilibri si stanno mantenendo pressoché immutati. Con un’eccezione, su tutte: Paramount+. La sua crescita andrà tenuta in forte considerazione nei prossimi mesi, e certificano l’ottimo lavoro fatto finora anche in Italia. Netflix ha un nuovo competitor con cui dovrà fare i conti, ma al di là delle numerose polemiche degli ultimi tempi sembra poter ancora dormire sonni (abbastanza) tranquilli. L’anno prossimo, però, la storia che racconteremo potrebbe essere completamente diversa.