Come sta andando Netflix dopo lo stop definitivo alle password condivise? A quanto pare, bene.
È quanto emerge da un’intervista rilasciata a Variety nei giorni scorsi da Ted Sarandos, CEO di Netflix. Con una frase laconica che sembra essere più che esplicativa: “Siamo completamente soddisfatti”. E non si parla solo dei risultati degli ultimi mesi, sui quali non sono emersi finora nuovi dati dopo quelli dello scorso ottobre – nove milioni di nuovi abbonati dopo lo stop alle password condivise, tre milioni in più rispetto al trimestre precedente – ma anche dell’approccio adottato dall’azienda per guidare la transizione verso la nuova fase. Una transizione graduale e non brusca, come afferma lo stesso Sarandos in riferimento ai vari Paesi in cui è stata adottata finora la nuova politica: non tutti, infatti, sono passati contemporaneamente al nuovo assetto: “È stato positivo andarci piano. Ecco perché non l’abbiamo fatto in un colpo solo”. Sarandos, inoltre, ha fatto un raffronto tra quello che sta facendo la sua azienda e quello che stanno facendo i principali competitor: Netflix, secondo Sarandos, sta aggiungendo contenuti e aggiustando gradualmente i prezzi, mentre gli altri “sembrano ridurre i contenuti e aumentare i prezzi”.
Netflix, insomma, sembra essere sulla strada giusta, almeno su un piano strettamente finanziario.
Il report di ottobre 2023, infatti, riporta anche un fatturato da 8,5 miliardi di dollari, a fronte di un utile operativo da 1,7 miliardi di dollari. Niente male, se si considerano le difficoltà affrontate nell’ultimo periodo. Dati che si aggiungono a quelli che Netflix aveva diffuso nel trimestre precedente, nel mese di luglio: lo stop alla condivisione delle password aveva portato a sei milioni di nuovi abbonati, con un importante incremento dell’8%. E ora? Con ogni probabilità si dovrà attendere il prossimo gennaio per avere un aggiornamento concreto sull’andamento di Netflix, ma la soddisfazione trapelata fa pensare che i numeri possano crescere ulteriormente.