Alle soglie del nuovo anno è tempo per Netflix di fare un bilancio di come è stato il 2018, sia a livello qualitativo che quantitativo. I numeri del successo della piattaforma streaming sono come sempre da capogiro ma è stato notato che avrebbero potuto far ancora meglio, se non fosse stato per Fortnite.
Il celebre videogioco online preoccupa Netflix più degli altri network, come HBO o Hulu, perché attira un bacino di utenza molto più ampio e variegato.
Fortnite ha raggiunto livelli di successo che mai si erano visti per un videogioco nato da poco più di un anno. I canali Twitch, in cui si può assistere anche a maratone di gioco da 12 o più ore, stanno soppiantando i canali tradizionali tra i più giovani mentre gli streamer più famosi vengono invitati da Fallon in prima serata, seguiti e amati tanto quanto attori di cinema e tv.,
In una lettera inviata da Netflix agli investitori, che potete trovare per intero qui, tra le molte voci presenti c’è quella denominata Competition che riporta:
Negli Stati Uniti, Fortnite è un rivale più agguerrito di quanto possa esserlo HBO. Solo negli USA, guadagniamo il 10% grazie gli schermi tv, rispetto a quelli mobili. Ci confrontiamo (e perdiamo) con Fortnite, molto più che con HBO.
Quando a ottobre YouTube è andato offline per alcuni minuti, le nostre visualizzazioni e le iscrizioni sono aumentate notevolmente.
Ci sono migliaia di concorrenti in questo mercato altamente frammentato che si contendono l’attenzione e l’ intrattenimento dei consumatori, con barriere minori per chi gode di grande esperienza. La nostra crescita si basa su quanto è valida la nostra esperienza per lo spettatore rispetto a tutte le altre scelte di cui dispongono.
Il nostro obiettivo non è confrontarci con Disney+, Amazon o altri, ma su come poter migliorare la nostra esperienza per i nostri membri.