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Debuttante nel 2016, Stranger Things è diventata uno degli show più popolari della piattaforma streaming Netflix. La serie ha all’attivo ben quattro stagioni, con il finale di stagione programmato per debuttare nel 2025; inoltre, in programma, sono previsti diversi spin-off, romanzi e uno spettacolo teatrale a Londra.
Come riporta Wired, il produttore esecutivo di Stranger Things, Shawn Levy, ha dichiarato che inizialmente lo streamer non voleva alcun tipo di merchandising per lo show
Secondo Levy, lui stesso propose l’idea a un dirigente di Netflix dopo aver visto “i social media accendersi” sulla serie durante il weekend di apertura. All’epoca, il dirigente rifiutò dicendo: “Con tutto il rispetto, siamo nel settore degli abbonamenti”. Di seguito l’intera dichiarazione del produttore e regista:
“Sappiate che quando abbiamo realizzato Stranger Things non avevamo idea del se qualcuno l’avrebbe guardata. Al tempo Netflix non diceva a nessuno quante persone lo guardavano, non c’erano parametri di riferimento se non il rumore culturale. Nel weekend di apertura, ho visto i social media accendersi. Ho chiamato i dirigenti e ho detto: “Sai, penso che questa serie sarà qualcosa di importante. Forse dovremmo pensare al merchandising e ad altri aspetti”. Ricordo che la risposta fu: “Con tutto il rispetto, siamo nel settore degli abbonamenti”. Ecco quanto tutti noi, compreso lo streamer, eravamo impreparati al franchise che sarebbe diventato”.
Levy fa un’ottima osservazione sul rapporto tra i numeri storicamente dubbi e l’inizio di Stranger Things. La serie ha debuttato in un periodo in cui Netflix poteva essere segreta, ma il buon vecchio Twitter (oggi X) era già molto attivo. Così, anche in assenza di valutazioni ufficiali, il successo dello show poteva ovviamente già essere facilmente valutato semplicemente consultando Internet.
Stranger Things non è stata la prima serie originale della piattaforma streaming, ma è di gran lunga la più illustre tra i contenuti originali della piattaforma. Non solo è stata nominata per più volte agli Emmy Awards, ma ha anche stabilito record di visualizzazioni per tutta la sua durata. Stranger Things ha anche spinto Netflix a variare il suo formato. Per esempio, la quarta stagione è stata distribuita in due parti, lasciando gli spettatori in attesa del finale di stagione.
Questa mossa verso il merchandising ha rivoluzionato anche il branding di Netflix, che ora include anche altre serie popolari come Sex Education, Bridgerton e Big Mouth. Levy potrebbe essere stato l’unico a vedere l’immagine più ampia di Stranger Things all’inizio, ma guardando indietro il produttore esecutivo ha predetto una certa mania verso lo show.
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