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Uno studio dà totalmente ragione a Netflix per l’inclusione LGBTQ+

Sense 8
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Netflix ha improntato da anni la sua politica di film e serie tv originali all’insegna dell’inclusione: questo aspetto fortemente peculiare dell’azienda di streaming non è sempre andata a genio a tutti gli spettatori.

Alcuni hanno addirittura protestato per la rivendicazione di Netflix di includere più spesso possibile personaggi appartenenti alla comunità lgbtq+. Famoso il caso di un utente “ripreso” dal network sui social per aver protestato minacciando di revocare l’abbonamento.

Pare, però, che la direzione intrapresa dal network sia quella giusta: l’inclusione e la comprensione delle tematiche, delle rivendicazioni e delle persone lgbtq+ passa necessariamente anche attraverso la produzione di film e serie tv. Lo conferma uno studio patrocinato da Netflix e Diversity, associazione non profit specializzata nell’inclusione, sul ruolo dei prodotti di intrattenimento nella rappresentazione di quel mondo.

orange is the new black netflix

Ne è emerso che secondo l’82% delle persone intervistate i film e le serie tv hanno una funzione fondamentale nel far conoscere e, di conseguenza, anche comprendere, le tematiche lgbtq+. Per il 72% degli intervistati vedere persone lgbtq+ nei prodotti Netflix li ha aiutati a comprendere meglio quel mondo.

Lo studio riconosce anche l’importanza in questo senso dei prodotti non lgbtq+ oriented, come La Casa de Papel o Sex Education. Il riconoscimento, insomma, arriva da molti prodotti: basta essere disposti ad ascoltare.

Francesca Vecchioni, presidente di Diversity, si dice soddisfatta dello studio:

Oggi la rappresentazione sullo schermo è più importante che mai. Netflix e i narratori di tutto il mondo hanno l’opportunità di aumentare l’inclusione della comunità LGBT+ attraverso l’intrattenimento. Una percentuale dell’82% in un’analisi su campione rappresentativo è una conferma schiacciante di quanto siano importanti storie in cui, non solo potersi riconoscere, ma attraverso le quali poter comprendere la realtà vissuta dalle altre persone. A conferma di questo, un altro dato eclatante è che il 75% delle persone coinvolte1 vorrebbe vedere ancor più rappresentate sullo schermo le relazioni genitoriali e familiari delle persone lgbtq+.

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