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La svolta di Netflix per i prossimi anni: più qualità, meno quantità

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Netflix cambia direzione: ridurrà il numero di film prodotti, ma l’obiettivo è accrescere la qualità.

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Se non è una rivoluzione, poco ci manca: il fisiologico declino del mondo dello streaming – costretto fin da ora a fronteggiare una nuova fase della sua giovane storia – e l’evidente fase di crisi attraversata da Netflix porteranno a cambiamenti significativi nei piani strategici dell’azienda di Los Gatos. Non è solo un’opinione diffusa: è una sicurezza, certificata anche dalle ultime dichiarazioni di Scott Stuber, capo della divisione cinematografica di Netflix. Il dirigente, intervistato nelle scorse settimane da Variety, ha dato un’idea chiara della direzione che si sta intraprendendo. Con un sunto semplicissimo: più qualità, meno quantità. Per il momento si parla solo della componente cinematografica, componente che passerà presumibilmente dalla media di cinquanta film all’anno alla metà circa, tra i venticinque e i trenta. L’obiettivo? Ridurre le spese, massimizzare gli introiti e garantire allo stesso tempo un prodotto appetibile per il pubblico.

Le parole di Stuber sono molto chiare in tal senso, e danno un’idea di quello che Netflix è stata fino a oggi e quello che diventerà nel futuro prossimo: “Al momento non stiamo cercando di raggiungere un certo numero di uscite cinematografiche. Si tratta di fare quello in cui si crede“, afferma Stuber. “Presenteremo una lista da sostenere per poter dire di avere la migliore versione di una commedia romantica, di un thriller o di un drama”.

I propositi di Netflix erano stati fin qui molto diversi: “Stavamo facendo crescere un nuovo studio. Lo facevamo solo da pochi anni e ci trovavamo di fronte ad aziende centenarie”, spiega Stuber. “Quindi la domanda era: ‘Qual è il tuo modello di business?’ Per un po’ si è trattato solo di assicurarci di averne abbastanza. Avevamo bisogno di volume”. 

Ma ora tutto sembra essere cambiato, e l’imperativo è solo uno: la qualità dovrà avere la massima priorità. Passerà da qua la rinascita di Netflix? Sarà solo il tempo a dirlo. E sarà soprattutto il pubblico a rimarcarlo.

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