New Girl a breve volgerà al termine dopo 7 anni e 7 stagioni di risate, situazioni assurde ma anche delusioni e sofferenze. Da una parte non vediamo l’ora, ma dall’altra vorremmo che quel momento non finisse mai per non dover chiudere definitivamente con Jess, Nick, Schmidt, Winston, Cece e tutti gli altri personaggi.
Le scorse 6 stagioni di New Girl sono state un po’ come True American, il gioco alcolico preferito dei protagonisti: confusionarie e divertenti. Non ci aspettiamo niente di meno dal finale di serie.
L’uscita degli 8 episodi conclusivi è iniziata ieri 10 aprile in America e per l’occasione la showrunner Elizabeth Meriwether è stata intervistata.
Quando la piega della stagione 2016-2017 ha iniziato a far credere ad una chiusura la Meriwether si è impegnata per cambiare l’idea che aveva per lo sviluppo della Serie e dare alla storia una degna conclusione, proprio per questo “questi episodi saranno diversi da tutti i precedenti”, testuali parole della showrunner.
La Meriwether è diventata anche mamma durante la produzione di New Girl ed ha approfittato di questa sua nuova esperienza di vita per ispirarsi nella scrittura della sceneggiatura, visto il salto temporale di 3 anni e la presenza della figlia di Cece e Schmidt, Ruth. Ecco cosa dichiara a riguardo:
“La nostra writers room è sempre stata incentrata sui nostri giorni da single, con i coinquilini. Questa è la prima volta nel nostro show in cui i genitori dello staff si lasciano sfuggire le loro esperienze genitoriali. Ci sono così tante storie su quanto siano cattivi i genitori e su come essere un genitore non significhi necessariamente qualcosa per il tuo sviluppo come persona.”
Alla domanda se fosse stata soddisfatta se New Girl si fosse conclusa con la sesta stagione, la showrunner ammette che si è talmente affezionata a questi personaggi che si sentiva in qualche modo di dovergli una stagione conclusiva, anche solo per il percorso che i personaggi hanno fatto durante questi 6 anni.
La showrunner ha raccontato anche qualche aneddoto di com’è stato lavorare sul set, per l’ultima volta: