Mare Fuori, Un professore, Noi siamo leggenda, Odio il Natale: ultimamente sembra Nicolas Maupas sia dappertutto.
L’attore italiano, che ha debuttato nel fenomeno Mare Fuori, è diventato il nuovo volto della fiction italiana. In pochi anni, infatti, è riuscito a conquistare un pubblico vastissimo: la sua faccia d’angelo piace alle ragazze, alle mamme e alle nonne. Dopo il successo di Mare Fuori, un’altra serie tv ha accresciuto ancora di più la sua popolarità: stiamo parlando di Un professore. Nel remake italiano dello show catalano Merlí, Nicolas Maupas interpreta il timido e insicuro figlio di Dante Balestra. Simone nel corso della prima stagione ha scoperto di essere gay e si è innamorato del suo amico Manuel. Nella seconda stagione ha continuato il suo viaggio interiore e intrecciato invece una relazione con un altro compagno di classe, Mimmo. La storia di Simone ha coinvolto molto il pubblico, che ha empatizzato con questo ragazzo che vive un rapporto complicato con il padre e scopre pian piano la sua sessualità.
Non tutti però hanno apprezzato lo spazio che la fiction Un professore ha dato alla storia d’amore di Simone e Mimmo. Nicolas Maupas ha risposto con durezza alle critiche omofobe che sono state rivolte alla fiction.
L’attore del momento si è raccontato in una lunga intervista a Vanity Fair nella quale ha parlato dei sacrifici fatti per raggiungere il successo, dei suoi progetti lavorativi e dell’idea che ha della mascolinità. Il discorso è presto caduto sulla seconda stagione di Un professore, la cui messa in onda si è conclusa il mese scorso. In particolar modo la giornalista gli ha chiesto di commentare le critiche, che hanno travolto il bacio tra Simone e Mimmo. Nicolas Maupas ha risposto che spera di riuscire ad aiutare il pubblico a cambiare idea su certi temi attraverso i suoi personaggi:
“Mi fa piacere essere portavoce del cambiamento, che un bacio tra due uomini sia andato in scena sulla Rai, in prima serata. E quando leggo commenti omofobi, mi dispiace per chi vive davvero certe discriminazioni ma mi fa piacere perché vuol dire che quel bacio ha dato fastidio. Per me è una bella rivincita anche dare volto a personaggi maschili fragili. Nella vita mi sono sentito spesso a disagio a causa della mia fragilità e farne ora un punto di forza del mio lavoro mi dà grande soddisfazione. Non mi è mai interessata la cultura machista, non ho mai voluto essere un maschio alfa. Anzi sono contento se oggi chi non lo è può sentirsi tranquillo mentre si commuove. Sui social mi accostano a Paul Mescal e a Timothée Chalamet, scrivono: ‘È la rivincita dei ragazzi gentili sul maschio tossico‘“.
L’attore si è detto quindi orgoglioso di poter mostrare sullo schermo un nuovo tipo di mascolinità e di poter raccontare le storie di uomini fragili e gentili. Come ha rivelato, lui stesso in passato, quando era un adolescente, ha dovuto superare diverse difficoltà nell’accettare i cambiamenti del suo corpo:
“Credo che la fase preadolescenziale sia la più delicata. C’è chi inizia subito a crescere, mentre io ho fatto un po’ fatica. Dopo tanti anni di nuoto agonistico avevo smesso per un problema alla schiena e di conseguenza avevo preso peso velocemente. È stato un cambiamento fisico che ho faticato ad accettare e sono stato vittima di alcuni bulli. Niente di grave, ma ho vissuto alcune situazioni delicate. Ho un carattere che mi porta a reagire e l’ho fatto anche in quel caso, mi sono difeso“.