Noi è il remake italiano di This is Us, la serie statunitense con protagonisti Milo Ventimiglia e Mandy Moore che ha conquistato il pubblico di tutto il mondo anche quello italiano, che non ha preso con troppo entusiasmo la notizia che si sarebbe fatto un remake per RAI 1. A oggi sono andati in onda quattro episodi, suddivisi in due serate, e già è scoppiata la prima polemica sulla scelta di Angela Ciaburri nel ruolo di Betta in Noi nonché moltissime sono state le critiche mosse dai fan della serie originale. Potete comunque scoprire cosa ne pensiamo noi di Hall of Series nella recensione delle prime due puntate di Noi e in quella del terzo e quarto episodio.
La seconda serata di Noi, così come la prima, si è stabilizzata al di sotto dei 4 milioni di telespettatori. Numeri rari per le fiction RAI che solitamente ottengono ascolti da record. Addirittura gli ascolti della seconda serata hanno visto la serie calare al 17% con una media di 3.690.000 telespettatori. La perdita di 500 mila spettatori tra una serata e l’altra, vuol dire deludere non solo i fan, che avevano già delle aspettative consolidate, ma perdere anche quegli spettatori che si approcciavano allo show per la prima volta, senza nessun pregiudizio.
Lino Guanciale commenta i bassi ascolti di Noi
Lino Guanciale, interprete di Pietro Peirò, ha dovuto reggere un confronto non poco impegnativo dato che il suo personaggio è lo stesso interpretato da Ventimiglia nella serie originale. L’attore si è sfogato durante un intervista rilasciata a Repubblica risultando un po’ amareggiato nel commentare il flop della serie che doveva essere una punta di diamante per la RAI. E questo nonostante il notevole impegno messo durante la lavorazione di Noi per avere un prodotto di qualità che non sfigurasse con l’originale. Insomma, la serie sembra non stia centrando gli obiettivi previsti.
Guanciale sostiene che i bassi ascolti di Noi dovevano essere messi in conto e che erano consapevoli che potesse succedere. Questo perché immaginava che i fan della serie originale This is Us potessero avere da ridire, come è poi capitato. A detta di Guanciale, a pesare potrebbero essere state anche le “novità strutturali” della serie. A partire dai piani temporali sovrapposti, inediti o quasi per il pubblico di riferimento della fiction. Tuttavia l’attore aggiunge: «Anche a costo di correre dei rischi di ascolto ci vogliono le novità che spostano in avanti le abitudini della tv. Sennò si fanno sempre gli stessi minestroni». Sembra dunque che sia il pubblico il problema, e non tanto la serie.
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